Cronaca | 18 aprile 2024, 11:40

Omicidio di La Salle, tra pochi giorni si saprà se sarà estradato Teima Sohaib

Il giovane italiano di Fermo con origini egiziane, assistito nell'udienza di oggi da un avvocato d'ufficio nominato per l'occasione, si dichiara completamente estraneo all'assassinio della sua compagna, Auriane Nathalie Laisne

Uffici e aule della 'chambre d'instruction' al tribunale di Grenoble

Uffici e aule della 'chambre d'instruction' al tribunale di Grenoble

E' in corso alla 'Chambre d'instruction' del tribunale di Grenoble l'udienza per decidere se estradare o no in Italia Teima Sohaib, il 21enne sospettato dell'omicidio della compagna 22enne Auraine Nathalie Laisne, assassinata a coltellate e il cui corpo senza vita è stato rinvenuto il 5 aprile nella chiesetta diroccata del villaggio abbandonato di Equilivaz a La Salle. La decisione dei giudici è attesa entro sette giorni, ovvero entro giovedì 25 aprile ed è alquanto improbabile che sarà a favore della Giustizia italiana. Auriane era cittadina francese (viveva a Saint-Priest, nel lyonnais), Teima abitava e lavorava a Grenoble e l'omicidio per il quale è fortemente indiziato sarebbe l'ultimo fatale atto, secondo il procuratore del Palais de Justice di Grenoble, Eric Vaillant (foto sotto), di una serie di violenze iniziate e perpetrate sempre in Francia, tra Lione e la città dell'Isère.

Quindi poco conta, per i francesi, che l'omicidio si sia consumato in Valle d'Aosta: "Sarebbe potuto accadere ovunque - ha spiegato Vaillant - ma è stato ideato qui ed è qui in Francia che Auriane, vittima di una forte dipendenza psicologica, ha accettato di seguire Teima Sohaib in Italia, nonostante su di lui gravasse un divieto di avvicinamento alla vittima".

Secondo la procura francese, Sohaib ha organizzato il viaggio in Valle d'Aosta nel tentativo di convincere la giovane a ritirare la denuncia per maltrattamenti per la quale lui sarà processato, difeso dall'avvocato grenoblais Julien Paris (foto in basso, che lo assiste solo in questo dibattimento e non per l'omicidio) , il prossimo 3 maggio a Grenoble, accusato di violenze domestiche. Avendo lei rifiutato di ritirare la querela, lui l'avrebbe uccisa. La Procura francese ha in mano il cellulare del ragazzo, nessuno ha invece l'arma del delitto, stante il fatto che il pm della Procura di Aosta, Manlio D'ambrosi, ha già un corposo fascicolo d'indagine indiziaria svolta dai carabinieri, indagine peraltro non ancora terminata.

L'avvocato Paris ha incontrato ieri il suo assistito nel carcere cautelare di Varces e a lui il giovane ha risolutamente negato ogni responsabilità dell'omicidio. Per l'accusa di aver assassinato Auriane Laisne, il 21enne è difeso dagli avvocati Lucia Lupi e Igor Giostra, del foro di Fermo nelle Marche: "Aspettiamo la decisione dei giudici di Grenoble e intanto ci prepariamo a una possibile battaglia legale per ottenere l'estradizione di Teima in Italia -  spiega a Laprimalinea.it l'avvocato Giostra - anche se siamo consapevoli che non sarà facile 'togliere' ai francesi il processo. Però nel nostro ordinamento il luogo dove avviene un delitto è anche quello dove tale delitto deve essere giudicato: metteremo in campo le nostre forze per far valere questo diritto". 

pa.ga.