E' stata respinta, con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e a 16 favore (PCP, Lega VdA, RV, FI, GM), una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista-PCP che chiedeva al Consiglio Valle di ribadire la necessità che la società Cva, nei limiti delle sue possibilità di azione, applichi tariffe vantaggiose per le famiglie e le imprese valdostane. La mozione voleva anche impegnare il Presidente della IV Commissione consiliare regionale 'Sviluppo economico' (Roberto Rosaire, Uv), a riunirla entro la prossima settimana per un esame puntuale delle modificazioni tariffarie annunciate da Cva Energie nella conferenza stampa del 16 aprile scorso.
Il gruppo PCP ha ricordato che, con la proposta di modifica unilaterale del contratto inviata a settembre 2023 a circa 50 mila utenze, Cva ha cancellato lo sconto del 40% in fattura sulla materia energia e ha applicato ai clienti un corrispettivo fisso e invariabile per sette anni di 0,1193 euro al kwh; scelta tutt'altro che conveniente, secondo PCP, sulla quale Cva ha poi dovuto fare retromarcia, modificando infatti la tariffa dell'offerta a prezzo fisso (meno 2 centesimi al kWh) e introducendo un'offerta a prezzo variabile.
"È evidente però - ha sottolineato la consigliera Chiara Minelli (foto sopra)- che per chi si trova attualmente con la tariffa 'fissa' scegliere di andare sulla tariffa variabile sarebbe al momento più conveniente, ma poi non potrà più tornare alla tariffa fissa, per un'incomprensibile limitazione di movimento imposta da Cva". La consigliera ha anche sostenuto che "i 10 centesimi al kWh che vengono richiesti al cliente della offerta CVA7 a prezzo fisso costituiscono un corrispettivo ben più caro di quello che è attualmente il Prezzo Unico Nazionale-PUN. Inoltre, "l'introduzione di una tariffa variabile, accanto a quella cosiddetta 'fissa', metterà in grave stato di difficoltà gli oltre 40.000 clienti valdostani di CVA energia che dovranno fare dei complicati calcoli, anche di carattere previsionale, per cercare di capire che cosa è meglio scegliere".
Per PCP, inoltre, non è chiaro cosa succeda sulle seconde case: i Pod gestiti da Cva per le prime case sono 37 mila, mentre quelli delle seconde case sono 31 mila.
PCP ha infine evidenziato che il comportamento di Cva è stato notevolmente scorretto "perché ha convocato una conferenza stampa per annunciare le sue decisioni il giorno prima dell'adunanza del Consiglio, mettendo l'Assemblea di fronte al fatto compiuto e dimostrando di non avere nessun rispetto per il Consiglio Valle".
Il Presidente della Giunta, Renzo Testolin, ha annunciato l'astensione sulla mozione, ribadendo l'indipendenza decisionale dell'azienda, cui spetta definire la politica tariffaria: "in questo perimetro la Regione può lavorare - ha detto Testolin - così come le associazioni dei consumatori possono avanzare le proprie richieste". Il Presidente ha ricordato che i prezzi offerti da Cva sono per molti versi migliori rispetto ad altre realtà: "Cva ha fatto un percorso serio e corretto delle tempistiche decisionali, offrendo delle nuove opportunità alla clientela valdostana a testimonianza della sua attenzione al territorio".
Secondo il Presidente l'offerta Cva7 a prezzo fisso per sette anni era stata pensata in un determinato contesto di mercato, è stata oggi riparametrata per tutte le tipologie di utenze (prime e seconde case, piccole imprese) ed è stata affiancata da una nuova tariffa flessibile in questa fase di abbassamento dei prezzi.
In merito alla seconda proposta della mozione, Testolin ha infine osservato che all'interno delle Commissioni consiliari si possono chiedere delle audizioni e degli approfondimenti: si lascia quindi all'autonomia decisionale delle Commissioni l'organizzazione dei propri lavori e la calendarizzazione di audizioni.