Economia | 24 aprile 2024, 12:18

Commissione referendum, 'inamissibile iniziativa popolare su ristoro costi della bolletta elettrica'

La proposta di legge era stata depositata il 23 febbraio scorso da Forza Italia della Valle d'Aosta

Commissione referendum, 'inamissibile iniziativa popolare su ristoro costi della bolletta elettrica'

La Commissione regionale per i procedimenti referendari, riunita nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 23 aprile, ha deliberato l'inammissibilità della proposta di legge di iniziativa popolare da sottoporre a referendum propositivo in materia di ristoro del costo della materia energia della bolletta elettrica a favore dei residenti in Valle d'Aosta, titolari di utenze domestiche destinate ad abitazione principale e ubicate nel territorio regionale.

La proposta, depositata dal gruppo consiliare di Forza Italia VdA alla Segreteria generale del Consiglio il 21 febbraio scorso e corredata da 300 firme, è stata esaminata dai componenti della Commissione Raffaele Caterina, Elisabetta Palici Di Suni Prat e Francesco Dassano (ai sensi dell'articolo 7 della legge regionale n. 19/2003).

La Commissione ha motivato l'inammissibilità della proposta in quanto "la concessione da parte della Regione di contributi annui a titolo di rimborso degli oneri sostenuti dalle famiglie residenti in Valle d’Aosta a ristoro dei costi per i consumi di energia elettrica non costituisce una normale legge di spesa, ma un’agevolazione finanziaria a carico del bilancio regionale che, in quanto tale, ricade nel divieto di leggi tributarie e di bilancio, costituendo una "misura fiscale indiretta".

Secondo la giurisprudenza costituzionale e, in base alla legge regionale n. 19/2003 (che disciplina l'iniziativa legislativa popolare, il referendum propositivo, abrogativo e consultivo), le leggi tributarie e di bilancio non possono essere sottoposte a referendum abrogativo, e quindi a referendum propositivo (articoli 3, 7, 12 e 17).

red.laprimalinea.it