Oggi, venerdì 3 maggio 2024, è già una data ‘storica’ per i settori economici e ambientali valdostani. Alle 10, nell’ufficio del notaio Edoardo Sebastiani, a Chatillon, è stata costituita la prima Comunità Energetica Rinnovabile-CER della Valle d'Aosta.
Obiettivo dell’Associazione è quello, si legge nero su bianco nell’atto costitutivo, “di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri membri e alle aree locali in cui opera la comunità, e non quello di ottenere profitti finanziari”.
Per raggiungere lo scopo la CER valdostana potrà principalmente “produrre, consumare, immagazzinare e vendere l’energia elettrica rinnovabile, anche tramite accordi di compravendita di energia elettrica rinnovabile” nonché tramite la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, di proprietà o comunque detenuti dalla Comunità anche mediante il convenzionamento di impianti a fonti rinnovabili di associati della Associazione o di soggetti terzi”.
La CER potrà accedere a tutti i mercati dell’energia elettrica, direttamente o mediante aggregazione e fornire servizi di efficienza energetica o servizi energetici, anche sui mercati del dispacciamento o a favore dei gestori delle reti di trasmissione e/o di distribuzione.
I soci fondatori della prima CER valdostana sono i valdostani Luca Edoardo Arditi, Anna Rigazio, Elisa Arditi, Fabio Mochettaz, Saverio Francesco Grosso, Alberto Arditi, Andrea Micheli, Daniel Aureli, Stefano Pallanza, Valentina Rosso, Marco Ciocchini, Francesco Amato, Riccardo Arditi e le società BAR SAINT-VINCENT srl con sede a Milano AMP srl, con sede a Roma RSA ALFIERI srl con sede a Milano AFA IMMOBILIARE srl con sede a Milano, CASASOLE srl con sede a Borgo Val di Taro (Parma); CANTINA DEL MONFERRATO società agricola srl con sede a Milano.
Cosa sono le CER
Una Comunità Energetica Rinnovabile - CER è un’associazione di privati cittadini, attività commerciali, aziende ma anche enti pubblici che condividono infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo dell’autoconsumo. Chi partecipa alla Cer investe in un modello di sviluppo sostenibile, basato sulla condivisione locale, che permette di ridurre la propria dipendenza dal sistema elettrico nazionale. In questo modo, le CER soddisfano in autonomia il proprio fabbisogno energetico e favoriscono nel contempo la creazione di realtà basate sulla solidarietà energetica: i membri delle CER condividono ogni fase di produzione, consumo e distribuzione dell’energia, secondo principi di responsabilità sociale, economica e ambientale.