Attualità | 05 maggio 2024, 09:18

Prenotazione pagata, coda di un'ora e mezza...ma al Castello non ci fanno entrare'

La 'buca delle lettere' de Laprimalinea,it ospita oggi la narrazione della piccola ma disagevole odissea vissuta da una famiglia valdostana: come un semplice viaggio che voleva unire momento ludico a cultura può trasformarsi in disavventura

La lunga coda all'ingresso del Castello

La lunga coda all'ingresso del Castello

Siamo Gabriele e Beatrice, abitiamo nella media Valle, in un paese di montagna; lavoriamo praticamente sette giorni su sette, attanagliati dalle incombenze e dai guai della vita. Ma abbiamo due figli piccoli che, come e più di noi, necessitano di svago, libertà e di conoscere, per quanto possibile, il mondo che li circonda. Da venerdì 3 a  domenica 5 maggio il suggestivo Castello di Masino in provincia di Caravino, nel canavese, ospita l'evento FAI 'Tre giorni per il giardino - fiori, piante e idee per il giardino, l'orto e il frutteto'. E' il nostro settore professionale ma anche la passione della nostra vita; detto, fatto: sabato mattina si parte per il Castello. Mi collego al sito web dell'evento, prenoto la visita per me, Bea e i due bimbi: pago 24 euro (i piccoli non pagano) e la prenotazione è per le ore 12 di sabato 4 maggio. 

Siamo gente di montagna, ci prendiamo per tempo; arriviamo nei paraggi del Castello di Masino con un certo anticipo rispetto all'orario stabilito e ci rendiamo subito conto che abbiamo fatto bene: davanti a noi, una lunga coda di auto. Aspettiamo il nostro turno, pazientemente, per un'ora e mezza. L'organizzazione che smista il traffico non è forse delle migliori, ma finalmente ci siamo...invece no. Ci dicono che ormai è tardi, ci sono troppe persone e l'orario della prenotazione è 'saltato', annullato. Adesso è corsa selvaggia per accaparrarsi il diritto di entrare. Con due bambini già stanchi e affamati, una per mano e l'altro in braccio, 'sgomitare' per l'ingresso è cosa ardua, anzi impossibile.

"Ma come, scusi, dopo un'ora e mezza di coda con due bimbi piccoli in auto e la prenotazione regolarmente pagata...ci dite 'o così o ve ne tornate a casa in Valle d'Aosta?". Risponde l'addetto all'ingresso: "Guardi, abbiamo queste disposizioni...se vuole può contattare la Protezione civile a questo numero e veda con loro...". La Protezione civile per una visita a un evento floreal-ortofrutticolo? Vabbeh, qualunque cosa pur di non aver fatto un viaggio a vuoto! Così telefoniamo al centralino della Protezione civile: l'operatore trasecola, taglia corto e ammonisce di chiamare i carabinieri e magari farli arrivare sul posto.... Io e Bea ci guardiamo increduli ma a questo punto, tentiamo anche questa. Beh, dai carabinieri otteniamo la risposta che ci aspettavamo: non è compito nostro dirimere la questione, lamentatevi con l'organizzazione...". Organizzazione che, però, ci dice di sporgere reclamo sul sito dell'evento e di chiedere il rimborso dei biglietti. 24 euro, semmai ci saranno restituiti, a fronte di un viaggio in auto dalla nostra vallata a Caravino e soprattutto di una giornata persa con due bimbi affamati e stanchi (come noi, d'altronde). Torniamo a casa certi del fatto che a Masino non ci vedranno più e del fatto che se non si sa gestire al meglio l'organizzazione di un evento a tariffa, meglio rinunciarvi...

Gabriele e Beatrice