Per qualcuno un vero e proprio 'colpo di scena'; una sentenza invece "prevedibile" per alcuni addetti ai lavori. Fatto sta che oggi mercoledì 8 maggio la Corte d’Appello di Reggio Calabria, nell'ambito della 'costola' dibattimentale in rito ordinario (tre gradi di giudizio) del processo Altanum ha escluso la sussistenza dell’associazione di tipo mafioso che si ipotizzava fosse radicata nel comune di San Giorgio Morgeto e ha assolto i cinque imputati che invece per questo reato erano stati condannati il 20 giugno 2022 dal tribunale di Palmi (quel giorno ne erano già stati assolti quattro)
L’operazione Altanum era scaturita dagli arresti effettuati nel luglio 2019 su richiesta della Dda sulla 'minifaida' tra due cosche di 'ndrangheta che si è protratta per anni tra la Calabria e la Valle d'Aosta.
Punto centrale delle indagini, la tentata estorsione di Giuseppe Facchineri nei confronti dell'impresario aostano Giuseppe Tropiano, verificatasi durante i lavori di costruzione del parcheggio pluripiano dell'ospedale 'Parini'; secondo i carabinieri da questo delitto sarebbe scaturito nel 2011 l'omicidio di Salvatore Raso, membro della 'locale' sangiorgese cui Tropiano si era rivolto per risolvere la trattativa estorsiva: tesi ribadita con forza in aula dall'accusa ma respinta dal giudice. La tentata estorsione era emersa nell'indagine 'Tempus venit' dei carabinieri del Nucleo investigativo di Aosta.
Oggi i giudici hanno assolto il 79enne Mario Gaetano Agostino (condannato in primo grado a16 anni e sei mesi di carcere): per gli inquirenti della Dda e dei carabinieri sarebbe stato lui il boss della 'ndrina di San Giorgio Morgeto, ma non per i giudici di Appello; Michele Raso (61 anni), considerato dagli inquirenti il 'ponte' tra i sodali calabresi e quelli in Valle e per questo condannato a Palmi a 13 anni e sei mesi; Giorgio Raffa (53 anni, 12 anni di carcere); Raffaele Sorbara (anch'egli 53enne, 12 anni di carcere) e Tommaso Fazari (62 anni, stessa pena in primo grado).
Nell'udienza odierna la Corte d’Appello ha dunque riformato la sentenza del Tribunale di Palmi con la quale, pur avendo assolto alcuni dei presunti partecipi, era stata ritenuta plausibile l’esistenza e l’operatività della cosca.
Nel maggio 2022 invece la Corte d'Appello di Reggio Calabria aveva riformato la sentenza 'Altanum' emessa il 29 dicembre 2020 dal Gup del Tribunale di Reggio Calabria con rito abbreviato in udienza preliminare e aveva condannato Giuseppe Facchinieri, 63 anni nato a Cittanova, a 16 anni di reclusione. Per Roberto Raffa (48) nato a San Giorgio Morgeto la pena è stata di 10 anni e 8 mesi (8 anni in primo grado) mentre per Giuseppe Chemi (63) nato a Taurianova, la condanna è stata di sette anni e 10 mesi di reclusione (a cinque anni e quattro mesi primo grado).
Per i tre imputati, i giudici d'Appello avevano riconosciuto la continuazione fra il reato contestato e quelli giudicati con sentenza definitiva emessa dalla Corte d'Appello di Torino il 28 ottobre 2013. Per questo motivo le pene, rispetto al primo grado, risultano leggermente aumentate. Confermata l'assoluzione per Vincenzo Facchinieri e Salvatore Facchinieri.
I giudici avevano inoltre confermato l’assoluzione di Giuseppe Facchinieri, Roberto Raffa e Giuseppe Chemi, dalla accusa di omicidio aggravato di Salvatore Raso.