La Festa della Mamma è una ricorrenza speciale e ormai radicata nelle tradizioni della maggior parte degli italiani. In Italia coincide con la seconda domenica di maggio. Ma da dove proviene?
Le prime tracce di questa celebrazione si trovano già nella mitologia greca attraverso cerimonie in onore della maternità, una sorta di 'festa della mamma' anticipatrice. Nell’antica Grecia, in primavera, si rendeva omaggio alla "Grande Madre", rappresentazione della dea Rea (Cibele nella mitologia romana), moglie di suo fratello Kronos e madre di Estia, Demetra, Era, Ade, Poseidone e Zeus. In tale occasione si celebravano la fertilità delle Terre, la fecondità e la maternità. La cerimonia si svolgeva alle idi di marzo, corrispondenti al 15 marzo del calendario romano.
Ma i primi a festeggiare le madri in senso stretto e più specifico furono gli antichi romani attraverso le feste religiose Matronalia e Hilaria. Tra le loro varie feste religiose, infatti, se ne trovano due collegate alla madre, alla maternità e alla fertilità. L'1 marzo si celebravano le Matronalia: festività dedicata alle matrone, ossia le mogli e le madri. Il 25 marzo è invece il turno delle Hilaria: festività primaverili in onore di Cibele (cf. mitologia greca).
Nel cristianesimo invece, la maternità non era un argomento affrontato direttamente, poiché in contraddizione con la verginità di Maria. Le feste cristiane legate al culto della Madonna, madre di Gesù, sono sempre state diverse, ma nessuna celebra la fecondità. L’unica celebrazione in cui si evoca la maternità è la Domenica Laetare, che fa riferimento al latte materno. La festività coincide con la quarta domenica di Quaresima e l’usanza vuole che ci si rechi presso una Basilica, una Cattedrale o comunque nella chiesa maggiore più vicina per ritrovarvisi con tutta la famiglia al completo.
In Regno Unito e in Irlanda questa cerimonia religiosa, detta Mothering Sunday, è stata per lungo tempo l’equivalente della Festa della mamma, tanto che ancora oggi la data della festa della mamma è rimasta la stessa.
L’idea di una festività legata alle mamme tornò in auge negli USA nel 1870 quando un’attivista per la pace diede il via alla Proclamazione della Giornata della Madre, invitando le madri del mondo intero a unirsi per la pace. Tuttavia a promuovere l’internazionalizzazione della festa della mamma sarà, agli inizi del ’900, Anna Jarvis, che prima fondò i “club di madri" con lo scopo di promuovere un’unione di pace e successivamente, nel 1912, creò l’associazione internazionale della Giornata della madre. È proprio grazie ad Anna Jarvis che, nel 1914, gli Stati Uniti proclamano ufficialmente una giornata dedicata alle madri.
In Italia, sebbene diverse celebrazioni occasionali furono legate alla madre anche prima degli anni ’50, due eventi contribuirono a dare il via alla Festa dalla Mamma come la conosciamo oggi. La prima in assoluto fu la manifestazione organizzata a partire dal 1956 a Bordighera da Raoul Zaccari, senatore della Repubblica e sindaco del paese ligure, in collaborazione con Giacomo Pallanca, presidente dell’Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia. La seconda, l’anno successivo, invece, don Otello Migliosi parroco di Tordibetto, frazione del comune di Assisi, organizzò una festa in onore della madre e del suo grande valore cristiano.
Ma anche le due guerre mondiali contribuirono a internazionalizzare la Festa della Mamma. All’epoca non si trattava però di una festa particolarmente allegra, perché era l’occasione di rendere omaggio alle madri di famiglia e alle spose che avevano perso il marito o i figli durante gli scontri bellici.
Nel 1958 fu ancora una volta il senatore Raoul Zaccari, assieme ad altri sei senatori della Repubblica, a presentare un primo disegno di legge riguardante l’istituzionalizzazione della Festa della Mamma e, come data per celebrarla, si impose la seconda domenica di maggio.
Tante sono state le poesie e i brani musicali dedicati alla mamma. Nel video, una storica e intramontabile canzone senza tempo, interpretata dal nostro inobliabile Luciano Pavarotti.
Che sia nell' Antica Grecia o presso la civiltà degli antichi romani, o a ciò descritto fino a ora, questo giorno ci ricorda il valore, l'importanza e la 'potenza' di una Madre, di una donna vivente e si spera ancora presente o già 'partita'.
Madre, il "ruolo"più difficile che esista, sempre in mutamento.
Che questa festa possa ricordarci che, rapporti conflittuali o meno, dobbiamo esserle grati per il solo fatto di essere venuti al mondo. E onorarla ogni giorno. Ci ricorda i sacrifici che solo Lei, per natura, sa fare . La mamma, femmina, donna, icona insostituibile dell'accoglienza, del calore, pilastro di "Casa", a tutte le età e per tutte le età , simbolo del nostro Pianeta, La Madre Terra. La prima parola che pronunciamo da piccoli e spesso l'ultima prima di dare l'ultimo respiro. Un sostantivo eterno, che non smette di esistere, nemmeno con la sua scomparsa.
Un Grazie a tutte le Mamme che hanno dato il buon esempio ai loro figli di esserlo altrettanto.
La redazione de Laprimalinea.it augura per questo giorno e gli altri a venire, buona festa a tutte le Madri.
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"Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’eterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti si’, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si riaccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se’ a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra mortali,
se’ di speranza fontana vivace.
Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar senz’ali."
Dante Alighieri