Ridisegnare nuovi confini' è il titolo della tavola rotonda tenutasi mercoledì 15 maggio al Consiglio regionale Unipol-Cru Valle d’Aosta e dedicata ad analizzare il fenomeno del lavoro transfrontaliero.
"Dalla lunga mattinata di interventi - si legge in una nota - è emerso come la nostra regione, a oggi, non ha un quadro chiaro dei dati di questo fenomeno né sul numero di lavoratori coinvolti né sulle professioni da loro svolte. Eppure dal 2012 al 2022, grazie alla relazione del professor Zanetti, docente di Sociologia generale dell'Università della Valle d'Aosta, emerge una crescita del 1000% dei lavoratori frontalieri valdostani".
Dal convegno di ieri VdA Aperta evidenzia "un cambio di atteggiamento del Presidente della Giunta, Renzo Testolin, rispetto a quello tenuto sull'ordine del giorno sui frontalieri presentato in Consiglio Valle dalla consigliera di VdA Aperta, Erika Guichardaz, nel dicembre 2023 in cui il Presidente e la sua maggioranza non avevano votato l'iniziativa che chiedeva di affrontare il problema legato ai territori di confine, trovando soluzioni per incentivare le varie professioni e applicare un sistema fiscale più giusto. Finalmente hanno compreso che non è attraverso norme autarchiche che si risolvono i problemi, ma bensì creando condizioni migliori per i lavoratori in Valle d’Aosta e chiedendo una attenzione particolare per le regioni di confine".
Il Movimento ritiene che "ora agli annunci devono seguire i fatti partendo dalla creazione di un'istituto alberghiero pubblico, senza numero chiuso; incentivando il lavoro agile e le mobilità del personale; provvedendo ai rinnovi contrattuali e all'estensione dell'indennità di attrattività agli operatori socio-sanitari non ancora coinvolti; elaborando una legge incentivante che possa rispondere alla difficoltà dei lavoratori a trovare alloggi, anche se non appartenenti alla categoria dei precari del turismo. Misure da attuare con celerità".