"Stiamo acquisendo informazioni utili a capire cosa è successo. Poi si valuterà se trasmettere o meno gli atti alla Procura per i minori di Torino". Così i carabinieri della Compagnia di Chatillon/Saint-Vincent, ai quali si è rivolta una cittadina albanese, residente con il marito e la figlia 14enne in Media Valle, denunciando l'aggressione subìta giovedì pomeriggio dalla ragazza da parte di un gruppo di coetanee nel parcheggio coperto dell'autostazione di Chatillon. Da una prima ricostruzione, si sarebbero incontrate per chiarire alcune 'incomprensioni' tra loro, poi la situazione sarebbe degenerata.
La donna ha postato l'accaduto anche sui social, rivolgendosi direttamente al 'branco': "Scrivo a voi ragazzacci di strada per non definirvi altro.. Prima di fare del male a mia figlia, avete mai pensato che dietro a questa ragazza, c'è una famiglia che l'ha cresciuta con tanti sacrifici? ... Avete mai pensato prima di scaraventarla per terra e continuando a colpirla, che questo corpo è opera di una mamma che pur di far stare bene sua figlia si è tolta tante cose per lei? Avete mai pensato che i valori che questa mamma ha insegnato a questa ragazza, che voi colpivate, sono troppo forti e potenti da non accettare una cosa del genere? E mentre vi divertivate a riprenderla nel video e deriderla mentre veniva colpita, avete mai pensato che questo video finiva negli occhi della madre, del padre e di tutta la sua famiglia? Vi hanno insegnato a casa vostra che prima di fare una cosa del genere è meglio pensarci molto bene perché vi porterà grosse conseguenze? Avete mai pensato che toccare la figlia/o ad una madre vi costerà molto caro? Non credo abbiate pensato!! Ma ci penso io! Questa è una promessa, di una madre che non ha chiuso occhio pensando a ciò che è stato fatto a sua figlia".
Nei video girati da alcuni ragazzi che hanno ripreso la scena con il cellulare, si vede la quattordicenne mentre viene spinta a terra e colpita. Il video postato sui social è diventato virale, come sempre accade in queste circostanze.
Dopo l'aggressione, la ragazza si è allontanata da sola a piedi e poi con la madre si è recata al Pronto soccorso lamentando dolori al capo.
''Erano sei contro mia figlia, e i maschi stavano a riprendere l'aggressione'' ha spiegato la donna. Le ragazzine coinvolte sono tutte conosciute dalla vittima e dalla sua famiglia. ''Il migliore amico di mia figlia - ha aggiunto la madre - non è riuscito a fermarle, perché è stato minacciato dai maschi presenti, e poi scappato e ha chiesto aiuto. Sono sconvolta per quanto è accaduto, sono cose gravi. Noi sappiamo esattamente chi è stato''.