Cronaca | 22 maggio 2024, 20:00

Disagio giovanile e aggressioni del 'branco'; tavolo di lavoro istituzionale

Disagio giovanile e aggressioni del 'branco'; tavolo di lavoro istituzionale

Il sindaco di Chatillon, Camillo Dujany, ha lanciato per primo l'iniziativa; la Regione l'ha raccolta. Un tavolo urgente per la sicurezza e sul disagio giovanile si terrà mercoledì 29 maggio e vi parteciperanno i rappresentanti del mondo della scuola, delle Forze dell'ordine e delle politiche sociali per un confronto sulle possibili azioni da realizzare per contrastare il disagio giovanile e le forme di violenza che ne scaturiscono.

Lo ha annunciato oggi in Consiglio Valle l'assessore regionale al Sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, rispondendo in aula a un'interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere Andrea Manfrin (Lega Vda) a seguito dell'aggressione subita da una quattordicenne da parte di un gruppo di sue coetanee, ripresa con il telefonino, all'interno del parcheggio dell'autostazione di Châtillon.

"Occorre intervenire non solo sull'autore del gesto - ha detto Guichardaz - ma su tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno un ruolo educativo. Genitori, insegnanti, amici, psicologi, assistenti sociali sono figure importanti che devono operare in un'ottica sinergica di prevenzione, utilizzando la scuola come luogo privilegiato delle azioni di prevenzione e il tavolo tecnico permanente legalità e intergenerazionalità della Regione risponde a questa esigenza. I trattamenti più efficaci alle condotte antisociali riguardano lo sviluppo di competenze emotive-relazionali attraverso attività educative che iniziano precocemente, già dalla scuola dell'infanzia e promuovono il benessere degli alunni e l'autostima mediante potenziamento di abilità come la capacità di autoregolazione delle emozioni, di definizione di obiettivi personali, di problem solving e di abilità relazionali".   

"Auspichiamo - la replica di Manfrin - che siano invitati a partecipare al tavolo di confronto di fine mese anche i genitori dei ragazzi coinvolti nell'aggressione. Dai commenti dei giovani diffusi via social non traspare una reale consapevolezza della gravità dell'atto compiuto. Il bullismo è una realtà con cui la Regione si deve confrontare intervenendo con reali politiche attive". 

red.laprimalinea.it