Anche quest'anno Legambiente ha assegnato la bandiera verde ai luoghi e ai progetti che sull’arco alpino si sono distinti per sostenibilità, attenzione all’ambiente ed efficacia.
Si tratta di esperienze virtuose, frutto di un cambiamento sociale e culturale, nonché dell’impegno delle comunità locali e soprattutto di giovani pronti a mettersi in gioco per il bene comune. Tre i filoni premiati quest’anno: l’agricoltura montana sostenibile, il turismo lento e la convivenza uomo-natura e grandi predatori.
Il progetto valdostano Pasturs si inserisce proprio in quest’ultimo ambito, “favorendo buone pratiche di allevamento, in cui la coesistenza fra allevatori e grandi predatori è agevolata dall’intervento di giovani volontari selezionati e formati affinché affianchino i pastori durante il periodo di alpeggio in quota, ponendo particolare attenzione alle misure di prevenzione danni: dalla sorveglianza attiva del bestiame alle recinzioni elettrificate ad alto potenziale, dalla gestione dei cani da protezione fino alla sensibilizzazione dei turisti perché assumano comportamenti corretti nelle zone di pascolo”, si legge in una nota.
Il Parco Naturale Mont Avic dal 2021 ha sposato e sostenuto il progetto, che giunge quest’anno alla quarta edizione valdostana, in collaborazione con Eliante Onlus, che lo promuove e gestisce con successo in diversi ambiti alpini da ormai nove anni.
Il Parco ha fra i suoi obiettivi la tutela della biodiversità, fra cui anche le specie che si trovano in cima alla catena alimentare, come il lupo: “questo obiettivo è raggiungibile solo attraverso una maggiore accettazione sociale dei grandi predatori e il contenimento del conflitto generato dai danni che causano, soprattutto all’allevamento tradizionale”.
Ecco allora che con l’adesione al Progetto si intende dare un aiuto concreto a quegli allevatori che pascolano all’interno dei confini del Parco e che dimostrino un atteggiamento collaborativo rispetto ai suoi obiettivi. Grazie alla presenza di volontari in alpeggio e anche al sostegno di WWF Italia, nel 2023 è stato possibile sperimentare nuove misure di protezione e monitoraggio di greggi e mandrie negli allevamenti coinvolti, avviare un dialogo costruttivo con gli allevatori e le loro famiglie e aumentare progressivamente i volontari presenti negli alpeggi.
“Dai 16 giovani coinvolti nel 2021 - dichiarano i sostenitori del progetto - abbiamo raggiunto i 50 per la stagione di alpeggio 2024. Per il Parco, Eliante, WWF Italia e tutti coloro che fanno di Pasturs un’esperienza unica, è una grande soddisfazione veder riconoscere l’impegno e la dedizione verso un tema così delicato e complesso. Un bellissimo segnale che dimostra come attraverso piccoli passi condivisi si possa giungere a grandi risultati”.