"Parte della maggioranza del Comune di Aosta ha votato giovedì 30 maggio un ordine del giorno sull'interruzione volontaria di gravidanza-ivg ancora più blando e insignificante rispetto alla risoluzione approvata nello scorso Consiglio regionale". A dirlo, in una nota, è il direttivo della coalizione progressista VdA Aperta.
Un documento che, per il Movimento di opposizione "si limita a esprimere ai parlamentari valdostani il dissenso del Consiglio rispetto all'emendamento al decreto Pnrr quater, che introduce la possibilità di avvalersi di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità nell'organizzazione dei servizi consultoriali nel percorso nell'ivg, e ad auspicare che la Legge 194/1978 sia applicata appieno".
Due impegni che per VdA Aperta sono "ridicoli e privi di significato visto che non si comprende cosa si voglia dai parlamentari e cosa vuol dire auspicare l'applicazione di una Legge che a detta della stessa assessora Forcellati è pienamente applicata nella nostra regione. Insomma, poche idee, molto confuse e in perfetta continuità con le giunte precedenti: Piazza Deffeyes dispone, Piazza Chanoux esegue manifestando una subalternità e sudditanza politico-culturale all’autonomismo di destra".
Si legge ancora nella nota: "E' scandaloso che chi occupa ruoli apicali nel Partito Democratico e in Rete Civica al Comune di Aosta non apra nemmeno gli occhi sulla situazione che sta emergendo nell'applicazione di questa Legge e voti un ordine del giorno vuoto di significato per piazzare una bandierina".