Nel cuore delle Alpi italiane, incastonata tra le maestose vette del Monte Rosa, si trova la Valle di Gressoney, un gioiello della Valle d’Aosta che racchiude in sé una ricchezza di tradizioni, paesaggi e sapori unici. Conosciuta anche come Valle del Lys, dal nome del torrente che la attraversa, questa valle è un affascinante connubio di natura incontaminata e cultura Walser, una popolazione di origine tedesca che ha saputo adattarsi e prosperare in queste terre d’alta montagna.
Nell'alta Valle lungo la linea di confine con la Svizzera si incontrano alcune delle vette più alte del massiccio del Monte Rosa: Castore 4.221 m, Lyskamm Occidentale 4.481 m, Lyskamm Orientale 4.527 m, Ludwigshöhe 4.342 m.
Inoltre si trovano: Testa Grigia - 3.315 m - lungo lo spartiacque con la val d'Ayas, Monte Rothorn - 3.152 m - lungo lo spartiacque con la val d'Ayas, Mont Néry - 3.075 m - lungo lo spartiacque con la val d'Ayas, Corno Nero 4.322 m - lungo lo spartiacque con la Valsesia, Balmenhorn 4.167 m - si erge a fianco del Corno Nero, Piramide Vincent 4.215 m - lungo lo spartiacque con la Valsesia, Punta Tre Vescovi - 2.503 m - alla convergenza con la Valsesia e la valle del Cervo, Monte Mars - 2.600 m - lungo lo spartiacque con la valle dell'Elvo.
La valle non ha facili valichi alpini di collegamento con il Vallese e con le valli laterali. Si possono tuttavia ricordare i seguenti colli: verso la Mattertal: Colle del Lys - 4.248 m; verso la Val d'Ayas: Colle San Pantaleone - 1.627 m. Colle Pinter - 2.776 m, Colle Bettaforca - 2.676 m, Col Chasten (o Col Boquiet; in töitschu, Tschasten Vurku) - 2.549 m, Col Dondeuil (o col de Munes; in töitschu, Mühnu Vurku) - 2.338 m, Col Ranzola (o Arescoll, in titsch) - 2.170 m; verso la Valsesia: Colle Vincent (Vincentcoll in titsch) - 4.088 m, Passo dei Salati - 2.936 m, Col d'Olen - 2.881 m, Colle di Valdobbia - 2.480 m, Colle del Loo - 2.452 m; verso la Valle Cervo e il Biellese: Colle della Mologna Grande - 2.364 m, Colle della Mologna Piccola - 2.208 m, Colle della Vecchia - 2.185 m, Colle della Gragliasca - 2.208 m, Colle della Barma - 2.261 m.
La Valle di Gressoney è un paradiso per gli amanti della natura, offrendo scenari che variano dai vigneti terrazzati ai castagneti, dai boschi di conifere alle praterie alpine, fino ai ghiacciai eterni del Monte Rosa. Il paesaggio è un mosaico di colori e forme, dove ogni angolo rivela una nuova meraviglia, come il Lago di Gover a Gressoney-Saint-Jean, uno specchio d’acqua che riflette le cime innevate e le rocce circostanti.
La Valle di Gressoney è anche terra di eccellenze enogastronomiche, dove il gusto si fonde con la storia. La Toma di Gressoney, un formaggio tipico della valle, è il fiore all’occhiello della tradizione gastronomica locale. Prodotto con latte vaccino crudo di razza autoctona e alimentato solo con foraggio locale, questo formaggio semigrasso è diventato un Presidio Slow Food, simbolo di qualità e di salvaguardia delle antiche tradizioni.
La presenza secolare dei Walser ha lasciato un’impronta indelebile nella valle, visibile nell’architettura e nella cultura. Il Castel Savoia a Gressoney-Saint-Jean, costruito per la regina Margherita di Savoia, è un esempio di questa eredità storica, così come i villaggi che si arrampicano sui ripidi pendii, testimoni di un passato ricco e di una vita in armonia con l’ambiente.
La Valle di Gressoney è un invito a rallentare il passo, a respirare l’aria pura delle montagne e a lasciarsi sedurre dai sapori autentici di una terra che ha tanto da offrire. È un luogo dove la natura, la storia e la gastronomia si intrecciano in un’esperienza indimenticabile, un viaggio che rimane nel cuore e nel palato di chiunque abbia la fortuna di visitarla.
Appuntamento alla prossima uscita nella rubrica 'La Valle Parlante', dove andremo ad approfondire la Val d'Ayas cercando di descriverla con il giusto merito oltre che per la magnificenza naturale e paesaggistica, anche per le tradizioni che la caratterizzano e che ne hanno fatto la storia.
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