Economia | 19 giugno 2024, 09:45

L'allarme dei sindaci di Courmayeur e Valtournenche, 'da noi troppa speculazione edilizia'

L'allarme dei sindaci di Courmayeur e Valtournenche, 'da noi troppa speculazione edilizia'

Meglio tardi che mai, le Amministrazioni municipali delle due località turistiche più rinomate della Valle d'Aosta lanciano un chiaro allarme contro la speculazione edilizia. 

Roberto Rota, durante l'assemblea del Consorzio permanente degli enti locali-Cpel della Valle d'Aosta che ha discusso le modifiche proposte dalla giunta regionale alla Legge Casa del 2009 non ha usato mezzi termini: "A Courmayeur ormai l'amministrazione per tutti i cittadini è una banda di palazzinari che lascia fare tutto, dove le speculazioni edilizie vanno avanti a spron battuto. Dove ogni anno ci sono 40-50 appartamenti che vanno sul mercato, situazione che non crea positività a nessuno, se non al soggetto che fa la speculazione edilizia. Questo in barba a tutto e a tutti i regolamenti".

La norma regionale, frutto di un'intesa Stato-Regioni, offre bonus volumetrici e procedure semplificate per interventi sul patrimonio edilizio esistente.   

"Ormai sono 10-15 anni - ha aggiunto Rota - che c'è qualcosa che va al di sopra di quello che noi riusciamo a controllare. Non abbiamo la gestione del territorio. Abbiamo 700 pratiche edilizie annue, con gli uffici tecnici che non riescono a dare risposte. Ormai si va in deroga su tutto. Non si riesce a fare i controlli,  qui c'è gente che si è fatta milioni di euro di utile senza che li si sia potuti contestare. Quindi io mi aspettavo qualcosa di più".

 

Leva la protesta anche il Comune di Valtournenche, che amministra Breuil-Cervinia. “Sicuramente - ha detto il vicesindaco Massimo Chatrian - per gli altri comuni la Legge Casa è un bene perché invoglia a costruire, ma noi purtroppo ci troviamo veramente in difficoltà. Assistiamo a una crescita abnorme dell’edilizia, non si riesce più a 'stoppare' chi costruisce, perché c’è veramente un boom di speculazione”. Non cita la vicenda 'The Stone', Chatrian, ma ricorda che l'ostacolo maggiore sta “soprattutto nel riuscire a dare i servizi richiesti".

Secondo Rota, a Courmayeur “il paese è stato stravolto, confrontando una fotografia scattata dieci anni fa e una di oggi sembra di guardare due località diverse. E le amministrazioni non hanno potuto dire nulla. Siamo in crisi su tutto, dagli acquedotti ai parcheggi”.

In questa situazione “rischiamo di rovinare due stazioni importanti, perché paesaggisticamente iniziamo a vedere dei segni molto preoccupanti”. 

Con la sola astensione dei sindaci di Courmayeur e Valtournenche, che chiedevano una presa di posizione più incisiva, i primi cittadini valdostani hanno espresso parere favorevole alla proposta di modifica avanzata dalla giunta regionale. Il Cpel ha sottolineato il “principio che l’autonomia dei singoli enti debba concernere ogni aspetto di regolazione e controllo del proprio territorio”, evidenziando “la necessità di approvare una normativa ad hoc che consenta a ciascun Comune di definire eventuali bonus volumetrici inferiori rispetto a quanto previsto dalla legge". 

red.laprimalinea.it