Tra Cielo e Terra | 01 luglio 2024, 15:43

A St-Barthélemy l'Asteroid Day delle Nazioni Unite

Il Planetario di Lignan si trasforma in un'astronave che conduce gli spettatori dalla roccia e dal ghiaccio delle montagne a quelli dei corpi celesti

A St-Barthélemy l'Asteroid Day delle Nazioni Unite

Il cielo plumbeo, la pioggia battente e la nebbia non hanno scoraggiato un nutrito pubblico a prendere posto sulle purpuree poltrone del Planetario di Lignan per godersi uno spettacolo incentrato sugli asteroidi, su altri corpi cosmici e sui percoli a loro connessi.

Andrea Bernagozzi, ricercatore dell’Osservatorio Astronomico della Regione, attraverso il suo racconto, solidamente scientifico e allo stesso tempo vibratamente dinamico e coinvolgente, ha trasformato quelle poltrone in sedili di un’astronave in viaggio verso lo spazio che si è aperto sopra alla testa degli spettatori.

La cupola del Planetario, attraverso la visione di ciò che è presente oltre la nostra atmosfera, è riuscita a diradare non solo, per un momento, la nebbia che circondava la piccola frazione di montagna, ma anche la nebbia che dentro ognuno di noi si riduce ogni qualvolta impariamo qualcosa di nuovo.

Ed ecco, ad esempio, che la stella cometa da guida dei re Magi diventa, indossando le lenti della scienza, una palla di ghiaccio la cui chioma e coda è il risultato di un processo di sublimazione.

Terminato questo affascinate viaggio nel cosmo il ricercatore dell’Osservatorio Astronomico Matteo De Re, con il dottor Bernagozzi e il giovanissimo stagista torinese Lorenzo Muscolini, ha guidato i presenti in un dinamico e interessante percorso didattico sul tema, offrendo la possibilità di tenere fra le mani frammenti di corpi cosmici, compreso uno della luna.

Questo evento, che inaugura la stagione estiva delle attività che coinvolgono il Planetario e l’Osservatorio, si è svolto sabato 29 giugno all’interno della cornice internazionale dell’Asteroid Day, progetto promosso ogni anno dalle Nazioni Unite. 

L’unico asteroide che mette a rischio l’umanità è quello dell’antiscienza e dell’irrazionalità come, per rimanere in tema, mette in luce il film 'Don't Look Up'. Per i corpi celesti che viaggiano nello spazio, i ricercatori hanno assicurato che in questo secolo non corriamo rischi e che le agenzie spaziali hanno un’efficiente sistema di vigilanza di questi fenomeni.

Le rassicurazioni della scienza possono allora farci guardare con serenità  le meteore con le lenti della poesia, chiamandole, così, stelle cadenti ed esprimendo un desiderio.             

Gian Marco Parrella