"E' inevitabile la riflessione sul fatto che eventi come quelli verificatisi nei giorni scorsi in Valle d'Aosta sono sempre più frequenti e legati in gran parte alla crisi climatica in atto". E' quanto afferma, in una nota, il Movimento Rete Civica Valle d'Aosta.
Esprimendo "vicinanza alle comunità, agli operatori economici e ai lavoratori colpiti dagli eventi alluvionali della scorsa settimana, Rete Civica concorda sul fatto che nell’immediato "occorra riattivare una viabilità provvisoria per Cogne ed erogare ristori alle due comunità colpite" ma ricorda che "nel 2023 in Italia si sono verificati ben 378 eventi meteorologici estremi, il 22% in più rispetto al 2022. In aumento alluvioni, frane, mareggiate, grandinate e temperature eccezionali, con lo zero termico sulle Alpi che ha raggiunto quota 5.328 metri".
Per i progressisti ambientalisti "si tratta di eventi che sollecitano una ben maggiore convinzione di decisori e cittadini tutti nel perseguire politiche di decarbonizzazione e azioni di sostenibilità ambientale".
Per quanto riguarda Cogne, "non possiamo non stigmatizzare la scelta che abbiamo sempre deplorato di abbandonare il progetto ferroviario della galleria del Drinc, utile sia per la creazione di un collegamento alternativo alla strada, sia per permettere l’accesso al domaine skiable di Pila. Ora è necessario riprendere in mano la questione individuando la scelta migliore: un collegamento con un trenino tradizionale oppure anche un collegamento automatizzato su rotaia con un impianto a fune orizzontale che trascini cabine abbinabili a seconda delle esigenze".
E ancora: "In una prospettiva di qualificazione di Cogne quale Perla delle Alpi e una delle capitali del Parco Nazionale Gran Paradiso, andrebbe studiato un sistema di mobilità ecologica realizzando a Epinel un parcheggio pluripiano interrato quale terminal per le automobili, utilizzando poi la ferrovia per il collegamento sia con Pila sia con il Capoluogo".