"C'è Caterina Fisi, all'ultimo anno di servizio prima della pensione, che dal borgo medievale di Étroubles, 400 abitanti ai piedi del Gran San Bernardo, racconta i nuovi arrivi su TikTok". Inizia così un articolo di Marta Borghese pubblicato su La Repubblica di martedì 20 agosto, dal titolo 'La carica delle bibliotecarie che si lanciano su TikTok per animare lo scambio e condividere la passione per la lettura'.
E non poteva essere altrimenti perché davvero da anni l'impegno 'social' della bibliotecaria Caterina Fisi è 'certificato' da centinaia di post, messaggi, comunicati che quotidianamente lei scrive e invia personalmente per promuovere la lettura e l'interesse per la cultura e la letteratura fra i giovani e non soltanto.
A fianco di quella di Caterina, le esperienze di Alessandra Maffiotti, che ha trasformato la biblioteca-castello di Piobesi in uno spazio in cui apprendere tramite app; poi Alessandra Quaglia e Cinzia Piccato, bibliotoker della "Carlo Levi" a Torre Pellice, la prima a sbarcare sul social della Generazione Z e Manuela Corneo, che a Venaria ha coinvolto le ragazze del servizio civile per consigli social ai giovani lettori.
Bibliotecarie piemontesi e valdostane (Caterina ma forse non c'è solo lei) che dai loro posti di lavoro lanciano inviti e offerte di 'avvicinamento' alla lettura. Fatto sta che a Etroubles i passaggi in biblioteca in un anno sono arrivati a quota 193: pochini, ma quando Caterina pubblica un video su un nuovo libro, ecco che dopo poco quel volume viene richiesto da più persone.
Fisi e le sue colleghe hanno perfezionato la loro formazione di 'promozione letteraria' con il progetto 'Sapere digitale' realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo e giunto al quinto anno. Tra i circa 300 poli aderenti c'è anche la biblioteca di Etroubles e i risultati si toccano con mano.
pa.ga.
