Dopo oltre un anno di complesse indagini, il pm di Aosta Giovanni Roteglia ha chiuso tre filoni di inchiesta sul grande incendio boschivo che il 19 luglio 2023 aveva devastato 190 ettari di bosco, distrutto due case e danneggiato gravemente una terza nel territorio di Aymavilles. Quindici gli indagati a vario titolo in tre filoni, tra i quali risulta il 55enne capo della Protezione civile regionale, Valerio Segor - che colposamente per gli inquirenti avrebbe aggravato le conseguenze del rogo non attivando una convenzione con altra ditta che avrebbe consentito di superare le presunte inefficienze della compagnia elicotteristica Sky Aviation e il comandante del Corpo forestale della Valle d'Aosta, Luca Dovigo, accusato di rivelazione di segreti d'ufficio a un dirigente regionale.
Dei tre fascicoli, quello sull'ipotizzata "fraudolenta contabilizzazione delle ore di volo prestate dalla Sky Aviation a favore della Pubblica amministrazione" indicata negli atti dell'inchiesta è il più corposo per numero di indagati e per attività investigativa.
Il pm Roteglia un anno fa aveva aperto un primo fascicolo con l'ipotesi di reato di incendio boschivo a carico di ignoti e i tecnici del Corpo forestale della Valle d'Aosta avevano depositato la loro relazione escludendo che il rogo fosse stato di origine dolosa. Anche la 'voce' secondo la quale ad attivare le fiamme sarebbe stata la caduta di un albero su una vettura in sosta era stata completamente smentita. Le tre indagini scaturite dagli accertamenti sono state condotte nel massimo riserbo dal Nucleo investigativo del Reparto operativo dei carabinieri del Gruppo Aosta, dall'aliquota del Corpo forestale valdostano (Cfv) della sezione di polizia giudiziaria e dal Nucleo investigativo antincendi boschivi del Cfv e hanno portato all'iscrizione sul registro degli indagati di 15 persone nonché della società Deval spa, azienda del Gruppo Cva che si occupa della distribuzione e della misura dell'energia elettrica in Valle d'Aosta.
Oltre a Segor e Dovigo, tra gli indagati figurano anche Giorgio Pession, presidente e amministratore delegato della Deval; Domenico Mileto, assistente tecnico di rete della Deval, Valerio Zinetti, responsabile unità operativa della Deval e i manutentori delle linee dell'azienda Valter Musso e Luigi Traverso; Alessandro Penco, 45 anni, amministratore delegato della società Sky Aviation, società di trasporto aereo incaricata dalla Protezione civile di partecipare alle operazioni di spegnimento; Cesare Sappino (46) di Cavaglià, anche egli rappresentante legale della ditta; Carlo Cugnetto, amministratore di fatto della società; l'elicotterista e istruttore di soccorso alpino Luca Laurent, 47 anni di Gressoney-St-Jean; l'elicotterista Roberto Fontanari (50), d Trento; i dipendenti della Sky Aviation Christian Gagliardo (51) residente a Sarre.
Indagate anche come soggetto responsabile le stesse società Deval e Sky Aviation.
A Segor e a Penco è contestato il reato di procurato incendio, mentre al vertice e ai funzionari di Deval quello di incendio colposo: sarebbero stati problemi ad alcuni cavi sulla linea elettrica della società a generare le fiamme, poi propagatesi per il forte vento, mentre le azioni congiunte di Segor e Penco avrebbero comportato un aggravamento della situazione generale e della gestione del rogo. Per la Sky Aviation in qualità di azienda e per altre persone, sui nomi dei quali vige per ora stretto riserbo investigativo, l'ipotesi è di truffa ai danni della Regione: avrebbero indicato più ore di volo di quelle realmente eseguite, facendosi cosi pagare un servizio di intervento 'gonfiato'.
L'avvio dell'inchiesta
Fu l'intervento di un Sovrintendente dell'Ufficio antincendi boschivi del Corpo Forestale valdostano a bloccare la presunta truffa ai danni della Regione che sarebbe stata perpetrata dalla società elicotteristica Sky Aviation, 'calcolata' sui voli e sui getti d'acqua sul vasto incendio di Aymavilles del luglio 2023.
Secondo le indagini del Nucleo investigativo dei carabinieri di Aosta e della sezione di polizia giudiziaria della Guardia Forestale della procura, il sottufficiale lo scorso settembre aveva dato parere negativo alla richiesta di liquidazione inoltrata alla RAVA dalla società che, secondo gli inquirenti, dichiarava un numero di minuti di volo maggiore rispetto a quello realmente svolto. Ad Alessandro Penco, amministratore delegato di Sky Aviation, e ai cinque dipendenti sono contestati i reati di tentata truffa e falso (l'inchiesta è ancora aperta), anche se almeno in due casi le truffe sarebbero state portate a termine: una ai danni del Dipartimento di Protezione civile regionale e dell'assessorato regionale dell'Agricoltura, per minuti di volo mai svolti che secondo gli inquirenti hanno portato a liquidare a Sky Aviation almeno alcune decine di migliaia di euro non dovute.
L'altro raggiro si sarebbe consumato ai danni della società Valle d'Aosta Trailers, organizzatrice di grandi trail nonché del Tor des Géants, che per minuti di volo non eseguiti dal 9 settembre 2023 avrebbe pagato un ammontare non dovuto alla Sky Aviation.