Tra Cielo e Terra | 29 agosto 2024, 09:45

Le osservazioni rivoluzionarie dei buchi neri; un nuovo capitolo nell'astronomia

Le osservazioni rivoluzionarie dei buchi neri; un nuovo capitolo nell'astronomia

Recentemente, la collaborazione internazionale Event Horizon Telescope (EHT) ha compiuto un significativo passo avanti nell’osservazione dei buchi neri, ottenendo immagini con una risoluzione senza precedenti. Grazie all’uso di tecniche innovative e alla collaborazione con telescopi all’avanguardia come l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), gli scienziati sono riusciti a catturare dettagli mai visti prima di questi enigmatici oggetti cosmici. L’EHT è già noto per aver prodotto le prime immagini storiche di un buco nero, quello al centro della galassia M87, nel 2019, e di Sgr A*, il buco nero al centro della Via Lattea, nel 2022. Le immagini sono state ottenute grazie alla tecnica dell’interferometria a base molto lunga (VLBI), che permette di collegare diversi radiotelescopi sparsi per il pianeta per formare un unico telescopio virtuale delle dimensioni della Terra. Ma le nuove recenti  tecniche realizzate al fine di ottenere una maggiore risoluzione hanno permesso all’l’EHT l’utilizzo l’osservazioni a una lunghezza d’onda di 0,87 mm, una frequenza di circa 345 GHz. Questo approccio ha permesso di migliorare la risoluzione del 50% rispetto alle immagini precedenti. Le nuove osservazioni, parte di un esperimento pilota, sono state pubblicate sul The Astronomical Journal e promettono di offrire una visione più chiara delle regioni immediatamente al di fuori dell’orizzonte degli eventi dei buchi neri supermassicci vicini. Utilizzando due sotto-schiere di telescopi, tra cui ALMA e l’Atacama Pathfinder EXperiment (APEX) in Cile, gli scienziati hanno ottenuto dettagli fino a 19 microarcosecondi, la massima risoluzione mai raggiunta dalla superficie terrestre ottenendo così dettagli mai visti in precedenza. Certamente questo importante studio consentirà di osservare buchi neri più distanti e meno massicci, aprendo nuove possibilità per la ricerca astrofisica.

Nonostante questi progressi, ci sono ancora molte sfide da affrontare. Gli scienziati stanno lavorando per migliorare ulteriormente le tecniche di osservazione e per comprendere meglio i fenomeni che avvengono nelle vicinanze dei buchi neri e la collaborazione EHT continua a spingere i confini della nostra conoscenza, promettendo nuove scoperte che potrebbero rivoluzionare la nostra comprensione dell’universo.

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red.laprimalinea.it