Politica | 30 agosto 2024, 07:18

Dura VdA Aperta, 'la sanità valdostana fa accaponare la pelle'

Dura VdA Aperta, 'la sanità valdostana fa accaponare la pelle'

"Dati da far accapponare la pelle e creare un terremoto nel governo regionale quelli pubblicati da Youtrend e riferiti ai monitoraggi di Agenas in merito al sistema sanitario valdostano". A dirlo, in una nota, è la coalizione progressista 'VdA Aperta' (Adu, Gauche Autonomiste, M5S) secondo cui "non solo si conferma un andamento decisamente negativo, ma la nostra regione risulta la peggiore d’Italia se prendiamo in considerazione tutte e tre le voci analizzate, la medicina territoriale, quella ospedaliera e la prevenzione (nelle ultime due risulta messa peggio solo la Calabria)".

"Un trend, quello della sanità valdostana - prosegue la nota - in caduta libera dai tempi ancora vicini ma del tutto rimossi del Covid 19. Tanto rimossi che nessuna lezione, per quanto forte, è stata appresa e i dati del ministero della Salute sui livelli minimi essenziali nel 2022 non lasciano alcuno scampo. Ora la Regione ha deciso di affidare l'analisi e la valutazione delle performance dei Lea alla Fondazione Gimbe, quella stessa Fondazione che, in risposta all'interrogazione della consigliera Erika Guichardaz del 3 aprile scorso sul sondaggio riferito all'analisi sull'autonomia differenziata in sanità, l'assessore alla Sanità sminuiva ricordando essere 'una fondazione privata che dei dati può fare quello che ritiene più opportuno'".

Un incarico a Fondazione Gimbe che alla coalizione di opposizione "sembra più volto a dimostrare che tutto funziona bene che non ad analizzare le problematiche che emergono e che dovrebbero essere affrontate".

Si chiede VdA Aperta: "Sono gli indicatori scelti dal Ministero per i monitoraggi e i compiti affidati alle Unités il vero problema di quei risultati o gli oltre settant'anni di mala gestione autonomista che hanno portato la nostra Regione sul baratro? Non c’è spinta più chiara, per chi non avesse ancora firmato online o ai banchetti, per la richiesta di referendum contro l’autonomia differenziata: non resta che precipitarsi a dire no a chi crede che spaccare l’Italia e affidare alle Regioni la gestione di ambiti delicatissimi, quali la salute e l’istruzione, sia la soluzione".

Per la sinistra di opposizione, "si rende sempre più ineludibile e urgente un deciso cambio di rotta, a cominciare da un atto d’amor proprio da parte dell'assessore e collettivo da parte dell’attuale governo regionale e della dirigenza sanitaria prima che la comunità valdostana si inabissi, con le acuite differenze sociali tra chi può curarsi e chi deve rinunciarvi".

red.laprimalinea.it