Eventi e appuntamenti | 03 settembre 2024, 20:21

Aosta Pride Weeks 2024, torna la parata nelle vie cittadine

Aosta Pride Weeks 2024, torna la parata nelle vie cittadine

Diversamente dalla 'castigata' seconda edizione della manifestazione, quella dello scorso anno, ci sarà anche la parata per il terzo anno dell'Aosta Pride Weeks, che si terrà dal 24 settembre all'11 ottobre con 14 eventi tra spettacoli, mostre, laboratori e conferenze.

La parata colorata e festosa del Pride lungo le vie del capoluogo regionale chiuderà l'evento il 12 ottobre. Partirà da piazza della Repubblica ad Aosta alle 14,30, passando dal quartiere Cogne per poi arrivare in piazza Chanoux per i discorsi conclusivi. Sul carro e ad animare la parata saranno presenti drag queen e performer di Latte Fresco, capitanatə da Cristina Prenestina. Tra gli eventi, venerdì 27 alle 21 il teatro Giacosa ospiterà "Fiesta", un tributo a Raffaella Carrà e alle sue canzoni, scritta e interpretata da Fabio Canino.    

Tra gli ospiti di questa edizione il conduttore e attore Fabio Canino, lo scrittore e attivista Luca Trapanese e il noto artista queer Immanuel Casto. Il tema di questa edizione è il corpo, declinato in tutte le sue definizioni, ma anche come simbolo di unicità e rivendicazione.

''Ogni sforzo per promuovere la vera emancipazione per le persone - commenta il sindaco di Aosta, Gianni Nuti - deve essere promossa ed è un dovere farlo per una amministrazione. Abbattere le barriere deve essere uno sforzo collettivo e l'amministrazione non può non fare la sua parte''.

L'assessora comunale Clotilde Forcellati ha sottolineato come ''questo evento voglia offrire e condividere un percorso, con diverse sfumature di colore''. La locandina di questa edizione, che rappresenta dei corpi colorati che si abbracciano, è stata realizzata dal fumettista valdostano Mattia Surroz.   

''I corpi sono i luoghi che, prima di tutti gli altri, abitiamo. Sono gli atti politici per eccellenza con i quali ciascuna persona attraversa gli spazi, li occupa, li popola, con i quali si relaziona con l'alterità. Abitare il proprio corpo, mostrarlo, significa ribadire la propria unicità, soprattutto nel momento in cui l'affermazione di un corpo non implica e non comporta l'infrangersi di un diritto altrui'' ha commentato Giulio Gasperini presidente di Arcigay Vda e portavoce del Comitato Pride.   

red.laprimalinea.it