Tra Cielo e Terra | 06 settembre 2024, 13:00

La sonda spaziale DART nel 2024; un bilancio della missione

Fu lanciata contro il satellite di un asteroide, in orbita intorno al Sole molto vicino alla Terra, per sperimentare la possibilità di modificare con un impatto i parametri orbitali del satellite, deviandone così l’orbita

PhotoCredit ASI- Agenzia Spaziale Italiana

PhotoCredit ASI- Agenzia Spaziale Italiana

Già citata nella nostra rubrica "Tra Cielo e Terra" nel settembre del 2023,  possiamo fare un bilancio a oggi di ciò che è stato raggiunto e delle implicazioni future di questa missione pionieristica..

Lanciata nel novembre 2021, ha segnato un passo fondamentale nella difesa planetaria. Il 26 settembre 2022, la sonda DART ha colpito con successo l’asteroide Dimorphos, una piccola luna di circa 160 metri di diametro che orbita intorno all’asteroide più grande Didymos. L’obiettivo era testare la capacità di deviare un asteroide potenzialmente pericoloso per la Terra attraverso un impatto cinetico. L’impatto ha alterato l’orbita di Dimorphos, accorciandola di circa 32 minuti, un risultato che ha superato le aspettative degli scienziati.

Dopo l’impatto, gli scienziati hanno continuato a studiare Dimorphos per comprendere meglio gli effetti dell’impatto. È emerso che l’impatto non ha solo alterato l’orbita dell’asteroide, ma ha anche rimodellato la sua superficie, riportando in superficie materiale che si trovava all’interno. Questo fenomeno, noto come deformazione globale, ha fornito preziose informazioni sulla composizione e la struttura degli asteroidi.

Un elemento chiave della missione è stato il microsatellite italiano LICIACube, sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dall’azienda Argotec. LICIACube ha documentato l’impatto e ha inviato le prime immagini della collisione e della nube di detriti generata. Queste immagini sono state fondamentali per analizzare l’efficacia dell’impatto e per comprendere meglio la composizione e la struttura di Dimorphos. La missione DART ha dimostrato che è possibile deviare un asteroide con un impatto cinetico, fornendo una strategia potenziale per proteggere la Terra da future minacce. I dati raccolti continueranno a essere analizzati per migliorare ulteriormente le tecniche di difesa planetaria e la missione Hera dell’Agenzia Spaziale Europea, prevista per la fine del 2024, si dirigerà verso lo stesso obiettivo per ulteriori studi.

A oggi, la missione DART della NASA rappresenta un successo significativo nella difesa planetaria in quanto testimone  concreta della possibilità di deviare asteroidi potenzialmente pericolosi e ha aperto la strada a future missioni di esplorazione e difesa. La collaborazione internazionale, come quella tra NASA e ASI, sarà fondamentale per il successo di future missioni di difesa planetaria.

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