Eventi e appuntamenti | 07 settembre 2024, 07:06

Torna AnimaTerrae, dove arte e natura si danno la mano

Torna AnimaTerrae, dove arte e natura si danno la mano

Luogo iconico che coniuga pienamente la valenza storico-artistica con quella naturalistica, il castello di Ussel a Chatillon ha ospitato venerdì 6 settembre la presentazione della seconda edizione del Festival AnimaTerrae.

In continuità con l’anno precedente, la rassegna animerà la media Valle con una proposta artistica multidimensionale, tra spettacoli di circo contemporaneo, performance audiovisive e di danza contemporanea, momenti musicali partecipati, concerti, visite dei borghi, conferenze e tempi dedicati alla ricerca dell’equilibrio e al benessere.

Sono cinque gli assi su cui poggia l’edizione 2024. Il primo è rappresentato quest’anno dalla ricerca e dalla rappresentazione dell’individuo, inteso in relazione con l’ambiente e con le reti sociali.

“AnimaTerrae parla di uomini e donne” spiega il direttore artistico, Enrico Montrosset (foto sopra), “di illustri esistenze divenute a noi sconosciute, di poetesse, di vite umiliate, ma non annientate, del coraggio delle idee, del cuore delle streghe, del suono di alberi secolari, dei vicoli di antichi borghi e dei nomi che portano, del valore della natura da custodire e da rigenerare, delle voci della pittura e lo fa, in libertà, ricorrendo a codici espressivi differenti”. Alcuni tra i nomi più noti di chi ha abitato o trasformato il territorio sono Emile Chanoux, Eugenia Martinet, Ida Desandré, Primo Levi, Johanneta Cauda e molti altri, meno noti ma non meno importanti, a cui sono dedicate vie e strade dei borghi.

La seconda direttrice è quella della sostenibilità. Il Festival porta con sé un percorso di sensibilizzazione delle comunità, invitandole a compiere azioni di cura nei confronti dell’ambiente. Simbolo delle attività, tra altri, è il Centro Ecosostenibile di Lavesé, progettato e realizzato dall’Amministrazione comunale di Saint-Denis in un’ottica di risparmio energetico, di tutela del patrimonio naturalistico di cui è circondato.

“Il Bosco di Lavesé rappresenta una risorsa immensa” specifica Guido Theodule, sindaco di Saint-Denis, “la nostra intenzione è valorizzarlo con azioni sempre più significative e per questo metteremo in campo anche risorse economiche”.

L’organizzazione ha poi avviato quest’anno una riflessione sull’accessibilità alla cultura, individuando un percorso per rendere l’arte fruibile a tutti. Già dall’anno scorso la partecipazione agli eventi è gratuita. Quest’anno inoltre verrà realizzata una visita musicata alle opere del Castello Gamba, durante la quale i partecipanti, bendati, saranno condotti dal suono degli strumenti a connettere sensi e percezioni e invitati a cogliere un’interpretazione nuova delle opere. Sono stati inoltre organizzati alcuni eventi presso il Centro Anziani di Châtillon, anche in questo caso per facilitare la presenza delle persone più fragili della comunità.

Centrale è la risposta turistica che la media Valle offre con questo Festival. “Dall’anno scorso abbiamo puntato alla promozione di uno slow tourism impregnato soprattutto di esperienze” sottolinea Cristina Rore, vicepresidente del Consorzio Saint-Vincent Turismo e aggiunge: “con l’ottica di costituire reti e di ampliare un raggio d’azione coerente e armonioso, abbiamo inserito nell’apparato organizzativo il Consorzio Turistico della Val d’Ayas. Questo ci permette di iniziare a lavorare insieme, scambiando fin da ora pensieri, idee e anche pratiche operative per poi nei prossimi anni solidarizzare nell’offerta”.

Infine il Festival si pone come occasione per coinvolgere le giovani generazioni. “La presenza di associazioni giovanili nel progetto è una costante ed è una precisa scelta etica verso la realizzazione di processo partecipativo volto anche a trasferire ai ragazzi i saperi del passato attivando specifici laboratori sperimentali” precisa Camillo Dujany, sindaco di Châtillon.

Gli eventi si aprono sabato 14 settembre alle 17,30 con la performance 'Illustri sconosciuti' con Paola Zaramella e Giuliana Novallet, nel borgo di Châtillon.

Il progetto è curato dal Consorzio Saint-Vincent Turismo, in collaborazione con il Comune di Châtillon e il Comune di Saint-Denis, a cui si uniscono l’associazione giovanile Les Buébos dé Tsateillon e l’associazione culturale Strade del Cinema. E’ sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo attraverso il bando 'Territori in luce'. 

Tutti gli appuntamenti del Festival sono a ingresso gratuito. E’ gradita la prenotazione entro il giorno precedente l'evento inviando una mail a info@animaterraevda.com indicando nome, cognome, numero di partecipanti (indicare se ci sono minori e l’età) e un recapito telefonico. Sarà possibile registrarsi fino ad esaurimento posti.

Per informazioni, contattare il numero 379 199 7698 o visitare il sito www.animaterrae.com

 

red.laprimalinea - info Animaterrae