Cronaca | 15 settembre 2024, 18:04

Addio all’archeologo Franco Mezzena, scopritore dell’Area Megalitica di Aosta

Assessore Guichardaz, 'ha ispirato decine di giovani ricercatori; Soprintendente Montani, 'abbiamo perso un maestro'

Addio all’archeologo Franco Mezzena, scopritore dell’Area Megalitica di Aosta

"Profonda tristezza" è espressa dai vertici dell'assessorato regionale dei Beni e Attività culturali e Sistema educativo per la scomparsa, la notte scorsa, dell’archeologo Franco Mezzena, grande conoscitore della Preistoria valdostana, appassionato ricercatore e scopritore nel 1969 insieme alla moglie, Rosanna Mollo - anche lei appassionata ed esperta archeologa, deceduta nel 2013 - dell’Area megalitica di Aosta. 

Mezzena aveva 84 anni, la maggior parte dei quali dedicati allo studio delle più antiche tracce lasciate dai millenni sul nostro territorio. Nato a Verona nel 1940, dopo il diploma di maturità scientifica diventa assistente al Museo di Storia Naturale della città scaligera dal 1957 al 1967.  Ha integrato la sua formazione nelle scienze naturali presso le università di Padova e Modena. Per un cinquantennio ha eseguito ricerche e scavi nel Veronese, nel Gargano e in Sicilia, con speciale riguardo all’arte preistorica.  

Nel 1969 la coppia Mezzena-Mollo fu dunque la prima a individuare ad Aosta le prime testimonianze riferibili all’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, da Mezzena scavate poi per oltre un ventennio. Contemporaneamente agli scavi, l'archeologo promosse e coordinò un’esplorazione sistematica del territorio valdostano che portò a individuare una serie di notevoli insediamenti protostorici dei Salassi, dal fondovalle all’alta montagna.  

L’anno scorso, nel 2023, con grande entusiasmo accolse la proposta di realizzare il documentario dal titolo 'Franco Mezzena. L'archeologia raccontata con il sorriso', realizzato dai registi Nicola Castangia e Andrea Fenu nell’ambito del gemellaggio dell’Area megalitica aostana con il sardo Menhir museum di Laconi (Oristano). Il film ha vinto il primo premio della sesta edizione del Firenze Archeofilm festival.   “Fu realmente un archeologo iconico - sottolinea l’assessore Jean-Pierre Guichardaz - la cui dedizione e l’instancabile impegno hanno segnato e ispirato decine di giovani ricercatori che ebbero la fortuna di lavorare con lui ad Aosta.”

La Soprintendente ai beni e le attività culturali, Laura Montani aggiunge: “Oggi abbiamo perso un maestro: il suo fine intuito e le sue vastissime conoscenze hanno permesso alla Valle d’Aosta di conoscere più a fondo le proprie radici”.

pa.ga.