Economia | 14 ottobre 2024, 19:00

Aosta, il Comune: 'inflazione e adeguamenti salariali, ecco perché la Tari è così aumentata'

Aosta, il Comune: 'inflazione e adeguamenti salariali, ecco perché la Tari è così aumentata'

Le lettere pervenute in questi giorni alla redazione de Laprimalinea sono solo alcune delle lamentele di aostano e aostane, espresse anche tramite social e su altri organi di informazione, sugli aumenti degli importi della Tassa rifiuti-Tari i cui bollettini vengono recapitati in questi giorni nelle case dei residenti.

"Come era già stato ampiamente espresso nel corso del Consiglio comunale dello scorso mese di giugno - dichiara in una nota l’Amministrazione comunale - ovvero quando era stata approvata la deliberazione contenente tariffe e agevolazioni della Tari per il 2024, il costo del servizio è lievitato dai sei milioni e 600 mila euro euro del 2023 ai circa otto milioni e centomila euro di quest’anno".

"Tale incremento - si legge - "è previsto dall’aggiornamento del Piano Economico Finanziario (PEF) del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani per il biennio 2024- 2025 approvato dall’Assemblea" e "nel rispetto del principio di integrale copertura dei costi previsto per legge, il Comune ha, dunque, l’obbligo di coprire la spesa per i servizi essenziali (quali acqua, illuminazione pubblica e, appunto la raccolta rifiuti) attraverso specifici tributi".

Precisa il Comune che gli aumenti tariffari che hanno interessato il servizio "non dipendono in alcun modo dalla nuova formula di raccolta. L’incremento dell’importo della Tari per la cittadinanza - quello medio è stato pari a circa il 18 per cento - è dovuto a diversi motivi. Il più importante è l’aumento dei costi, la cosiddetta inflazione, che ha colpito tutti i beni e tutti servizi a partire dalla lievitazione dei prezzi di materie prime, energia, carburanti, ma anche gli adeguamenti salariali, che ha fatto sì che la società che gestisce l’appalto richiedesse, come previsto dal contratto, la revisione dei prezzi per poter riuscire a garantire il servizio".

Inoltre "la spinta inflattiva ha costretto anche la società EnVal che gestisce il Centro di Trattamento di Rifiuti di Brissogne ad aumentare le tariffe per il conferimento del materiale da trattare in discarica, con un effetto negativo per i costi per tutti i SubAto della regione e non solo per il Comune di Aosta".

"Nessuna Amministrazione applica a cuor leggero aumenti ai tributi - conclude la nota - e men che meno nel caso della Tari in cui l’incremento, lo si ripete, non è dovuto a una scelta politica ma alla necessità di coprire integralmente il costo del servizio. Peraltro, si ricorda che per le utenze domestiche è prevista l’esenzione della tassa alle famiglie con un Isee non superiore a 7.500 euro".

pa.ga.