Attualità | 20 ottobre 2024, 08:43

Viticoltura sostenibile; anche la Valle d'Aosta protagonista a Slow Wine VIDEOINTERVISTA

Stefano Gosatti (a sn), delegato Fisar Valle d'Aosta insieme a Roberto Donadini, presidente nazionale della Federazione italiana dei sommelier

Stefano Gosatti (a sn), delegato Fisar Valle d'Aosta insieme a Roberto Donadini, presidente nazionale della Federazione italiana dei sommelier

Due Chiocciole, una Bottiglia, sei Top Wine: questi i riconoscimenti assegnati in Valle d’Aosta dalla Guida Slow Wine 2025.

Le Chiocciole sono state assegnate a 'La Vrille' di Verrayes e a 'Les Granges' di Nus (azienda che ha anche vinto il premio per la 'vitalità del suolo' consegnato da Demeter foto in basso); la Bottiglia va a 'Elio Ottin' di Neyves (Aosta). Questi i Top Wine valdostani: VdA Chambave Muscat Fletri di La Vrille; VdA Muscat Attente 2021 de La Crotta di Vegneron; VdA Petit Arvine 2022 di Rosset Terroir; VdA Petite Arvine Nuances 2022 di Elio Ottin; VdA Pinot Noir 'L'Etranger 2021 di Les Granges; VdA Torrette Superieur Ostro 2020 di Di Barrò di Saint-Pierre. 

Valle d'Aosta, dunque, tra protagonisti di Slow Wine 2024 con i vini di cinque aziende nonché con una nutrita rappresentanza di sommelier valdostani Fisar, guidati da Stefano Gosatti e incaricati di occuparsi delle degustazioni di 500 cantine tra le 2000 selezionate in Guida durante la presentazione svoltasi sabato 19 ottobre al Superstudio Maxi a Milano.

"Tra le novità di quest'anno - spiega Giancarlo Gariglio, curatore della Guida Slow Wine, presentata sabato 19 ottobre al Superstudio Maxi a Milano dove si è svolta la degustazione di 500 cantine tra le 2000 selezionate in Guida - è stato deciso di non recensire le aziende che utilizzano il diserbo chimico. Una scelta coraggiosa e diciamo pure 'politica', in linea con quanto Slow Food sostiene da tempo in difesa di un approccio sostenibile alla viticoltura. Una scelta che allinea i progetti intorno ai valori del Manifesto del vino buono, pulito e giusto, come la Slow Wine Coalition e la Slow Wine Fair. Oggi, Slow Food parla di vino con una sola voce, per mettere al centro il tema della viticoltura come strumento di tutela del suolo e della biodiversità. Che bandisce la chimica di sintesi e valorizza chi adotta metodi di produzione che rispettano i cicli naturali e salvaguardano le risorse come l'acqua, il suolo, la materia organica e l'aria. Che rispetta l'ambiente, la salute dei consumatori e la bellezza del paesaggio. Per un futuro che inizia dalle nostre scelte".

I numeri di Slow Wine 2025

25.700 vini assaggiati; 1185 cantine che praticano agricoltura biologica/biodinamica certificata o sono in conversione; 144 nuove cantine in guida; 245 Chiocciole, le cantine buone, pulite e giuste; 183 Bottiglie, le cantine i cui vini esprimono un'eccellente qualità organolettica; 59 Monete, le cantine i cui vini hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo; 177 locali del Bere Slow; 277 video delle visite in cantina visualizzabili attraverso il QR Code; 448 cantine che offrono ospitalità; 488 cantine che offrono ristoro; 973 cantine che offrono lo sconto del 10% sull'acquisto dei vini.

QUI LA VIDEOINTERVISTA A GIANCARLO GARIGLIO

 

pa.ga.