Eventi e appuntamenti | 03 novembre 2024, 07:30

Solo registe donne sul podio di FrontDoc 2024

FEU FEU FEU di Pauline Jeanbourquin (Svizzera, 2024) ha vinto la 14esima edizione del festival aostano del cinema di frontiera

Foto di gruppo per lo staff di Front Doc 2024

Foto di gruppo per lo staff di Front Doc 2024

“Siamo entusiasti e orgogliosi di annunciare che tutti i premi assegnati dalla giuria internazionale di FrontDoc 2024 sono stati attribuiti a opere di registe donne. Questo straordinario risultato riconosce e celebra il talento e la tenacia delle giovani autrici emergenti in ogni parte del mondo, cineaste capaci di farsi portatrici di sguardi personali e nuovi punti di vista che arricchiscono profondamente il panorama cinematografico". Così Gianluca Rossi, co-direttore artistico di FrontDoc, festeggia la vittoria del cinema delle registe donne durante la cerimonia di premiazione della 14esima edizione del festival.   

"Da uomo che riconosce talento e competenza a una generazione di registe che ancora si scontrano con i retaggi millenari di una società patriarcale - conlude Rossi - mi auguro che questo sia solo l'inizio di una lunga e brillante carriera. La loro voce è fondamentale e siamo felici di aver contribuito a valorizzarla.”

La cerimonia di premiazione si è tenuta sabato 2 novembre a Plus (ex Cittadella dei Giovani) ad Aosta. In occasione dell’evento 'Calici & Schermi', realizzato in collaborazione con i sommelier di AIS-VdA, Rosset Terroir, Les Crêtes, Di Barrò e Cave Mont Blanc de Morgex et La Salle, i film vincitori sono stati abbinati ai vini valdostani in un inedito incontro cine-ecologico. FrontDoc 2024 si è concluso la sera di sabato con l’esibizione del gruppo musicale Meganoidi e il party night degli Indie Generator Groove che hanno animato Plus coinvolgendo il pubblico dopo otto giorni di visioni, eventi, performance, ospiti speciali e opere ibride, innovative, capaci di mettere in discussione le abitudini e le convenzioni.

La giuria ha assegnato il premio per il miglior lungometraggio a 'FEU FEU FEU' di Pauline Jeanbourquin (foto sotto, Svizzera, 2024, 65’; sopra, un fotogramma del film) Con la seguente motivazione: "Un film che sa unire il contemporaneo e l’arcaico attraverso un racconto di un’estate sospesa, a tratti incantata, sull’ultimo momento di connessione con la propria infanzia, capace di credere e immaginare un mondo in cui naturale e sacro coesistono. Un atto di fede nei confronti di un cinema come arte della condivisione, sottile e filosofico sulle tracce di Rohmer".

“L’edizione 2024 è stata un successo sotto tutti gli aspetti -  ha dichiarato Nora De Marchi, co-direttrice artistica del festival -. Le proiezioni sono state frequentate, un pubblico affezionato ci ha raggiunto e ha partecipato con attenzione e affetto ai nostri incontri, la parte legata alla formazione ha visto 16 registe e registi emergenti venire in Valle d’Aosta a perfezionare i propri progetti. Per la prima volta, abbiamo avuto una giornata dedicata all’Industry, dove i produttori francesi e svizzeri italiani si sono trovati insieme ai professionisti locali per parlare, in oltre cinquanta, del presente e del futuro della Valle d’Aosta come luogo in cui si fa cinema. Infine, le performance, gli incontri e gli spettacoli sono stati veri e propri momenti di scambio e confronto. FrontDoc sta diventando sempre di più il festival del cinema della città di Aosta.”

Il festival è entrato in dialogo tanto con le nuove generazioni, coinvolgendo oltre 750 studenti delle scuole secondarie di I e II grado durante le matinées dedicate a temi d’attualità, quanto con professionisti e operatori del settore audiovisivo. Grandi le soddisfazioni per la nascita del 'FrontLab Industry Day', nuova sezione organizzata in collaborazione con Film Commission Vallée d’Aoste, Chambre valdôtaine e BCC Valdostana, e per la seconda edizione del workshop IDEA dello spin off FrontLab, organizzato in collaborazione con Film Commission Vallée d’Aoste, dedicato allo sviluppo creativo e alla preparazione al pich per progetti di cinema documentario.

“I laboratori sono stati intensi e ricchi di spunti -ha sottolineato Gianluca Rossi - con progetti di alto livello da tutta Italia e dalla Francia. Un ringraziamento speciale ai tutor Alessandra Celesia, Sirkka Möller e Alberto Diana, il cui contributo è stato fondamentale per il lavoro dei partecipanti. Inoltre, siamo soddisfatti del nostro primo Industry day, che ha facilitato nuove connessioni tra produttori e registi italiani, svizzeri e francesi. Una bella base per crescere ancora".

Oltre a FEU FEU FEU, la giuria ufficiale del festival - composta da da Oleksandra Kravchenko, produttrice ucraina di film di finzione e documentari; Daniela Persico, critica cinematografica, programmer, curatrice, direttrice artistica del Bellaria Film Festival e Maria Paola Pierini, professoressa presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino di Fenomenologia del cinema del reale e Storia e teorie della recitazione cinematografica - ha assegnato i seguenti premi: 

Miglior Cortometraggio: I AM I THE SKINNIEST PERSON YOU’VE EVER SEEN? di Eisha Marjara (Canada, 2024, 24’)  con la seguente motivazione: "A un storia di un’adolescenza fallita, raccontata in modo commovente, sottile ma estremamente preciso, grazie a un uso intelligente di immagini di famiglia e la rielaborazione non ovvia dell’immaginario televisivo".

Menzione speciale EMPTY HOURS di Judith Longuet-Marx (Belgio, 2024 – 26‘) con la seguente motivazione: "A uno sguardo nitido e mai patetico sulle giornate trascorse in attesa della morte. Con estrema semplicità e rigore si pone quesiti fondamentali, e oggi spesso rimossi, della nostra esistenza".

red.laprimalinea.it