“Siamo entusiasti e orgogliosi di annunciare che tutti i premi assegnati dalla giuria internazionale di FrontDoc 2024 sono stati attribuiti a opere di registe donne. Questo straordinario risultato riconosce e celebra il talento e la tenacia delle giovani autrici emergenti in ogni parte del mondo, cineaste capaci di farsi portatrici di sguardi personali e nuovi punti di vista che arricchiscono profondamente il panorama cinematografico". Così Gianluca Rossi, co-direttore artistico di FrontDoc, festeggia la vittoria del cinema delle registe donne durante la cerimonia di premiazione della 14esima edizione del festival.
"Da uomo che riconosce talento e competenza a una generazione di registe che ancora si scontrano con i retaggi millenari di una società patriarcale - conlude Rossi - mi auguro che questo sia solo l'inizio di una lunga e brillante carriera. La loro voce è fondamentale e siamo felici di aver contribuito a valorizzarla.”
La cerimonia di premiazione si è tenuta sabato 2 novembre a Plus (ex Cittadella dei Giovani) ad Aosta. In occasione dell’evento 'Calici & Schermi', realizzato in collaborazione con i sommelier di AIS-VdA, Rosset Terroir, Les Crêtes, Di Barrò e Cave Mont Blanc de Morgex et La Salle, i film vincitori sono stati abbinati ai vini valdostani in un inedito incontro cine-ecologico. FrontDoc 2024 si è concluso la sera di sabato con l’esibizione del gruppo musicale Meganoidi e il party night degli Indie Generator Groove che hanno animato Plus coinvolgendo il pubblico dopo otto giorni di visioni, eventi, performance, ospiti speciali e opere ibride, innovative, capaci di mettere in discussione le abitudini e le convenzioni.
La giuria ha assegnato il premio per il miglior lungometraggio a 'FEU FEU FEU' di Pauline Jeanbourquin (foto sotto, Svizzera, 2024, 65’; sopra, un fotogramma del film) Con la seguente motivazione: "Un film che sa unire il contemporaneo e l’arcaico attraverso un racconto di un’estate sospesa, a tratti incantata, sull’ultimo momento di connessione con la propria infanzia, capace di credere e immaginare un mondo in cui naturale e sacro coesistono. Un atto di fede nei confronti di un cinema come arte della condivisione, sottile e filosofico sulle tracce di Rohmer".
“L’edizione 2024 è stata un successo sotto tutti gli aspetti - ha dichiarato Nora De Marchi, co-direttrice artistica del festival -. Le proiezioni sono state frequentate, un pubblico affezionato ci ha raggiunto e ha partecipato con attenzione e affetto ai nostri incontri, la parte legata alla formazione ha visto 16 registe e registi emergenti venire in Valle d’Aosta a perfezionare i propri progetti. Per la prima volta, abbiamo avuto una giornata dedicata all’Industry, dove i produttori francesi e svizzeri italiani si sono trovati insieme ai professionisti locali per parlare, in oltre cinquanta, del presente e del futuro della Valle d’Aosta come luogo in cui si fa cinema. Infine, le performance, gli incontri e gli spettacoli sono stati veri e propri momenti di scambio e confronto. FrontDoc sta diventando sempre di più il festival del cinema della città di Aosta.”
Il festival è entrato in dialogo tanto con le nuove generazioni, coinvolgendo oltre 750 studenti delle scuole secondarie di I e II grado durante le matinées dedicate a temi d’attualità, quanto con professionisti e operatori del settore audiovisivo. Grandi le soddisfazioni per la nascita del 'FrontLab Industry Day', nuova sezione organizzata in collaborazione con Film Commission Vallée d’Aoste, Chambre valdôtaine e BCC Valdostana, e per la seconda edizione del workshop IDEA dello spin off FrontLab, organizzato in collaborazione con Film Commission Vallée d’Aoste, dedicato allo sviluppo creativo e alla preparazione al pich per progetti di cinema documentario.
“I laboratori sono stati intensi e ricchi di spunti -ha sottolineato Gianluca Rossi - con progetti di alto livello da tutta Italia e dalla Francia. Un ringraziamento speciale ai tutor Alessandra Celesia, Sirkka Möller e Alberto Diana, il cui contributo è stato fondamentale per il lavoro dei partecipanti. Inoltre, siamo soddisfatti del nostro primo Industry day, che ha facilitato nuove connessioni tra produttori e registi italiani, svizzeri e francesi. Una bella base per crescere ancora".
Oltre a FEU FEU FEU, la giuria ufficiale del festival - composta da da Oleksandra Kravchenko, produttrice ucraina di film di finzione e documentari; Daniela Persico, critica cinematografica, programmer, curatrice, direttrice artistica del Bellaria Film Festival e Maria Paola Pierini, professoressa presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino di Fenomenologia del cinema del reale e Storia e teorie della recitazione cinematografica - ha assegnato i seguenti premi:
Miglior Cortometraggio: I AM I THE SKINNIEST PERSON YOU’VE EVER SEEN? di Eisha Marjara (Canada, 2024, 24’) con la seguente motivazione: "A un storia di un’adolescenza fallita, raccontata in modo commovente, sottile ma estremamente preciso, grazie a un uso intelligente di immagini di famiglia e la rielaborazione non ovvia dell’immaginario televisivo".
Menzione speciale EMPTY HOURS di Judith Longuet-Marx (Belgio, 2024 – 26‘) con la seguente motivazione: "A uno sguardo nitido e mai patetico sulle giornate trascorse in attesa della morte. Con estrema semplicità e rigore si pone quesiti fondamentali, e oggi spesso rimossi, della nostra esistenza".