Nella seduta del 5 novembre, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità un disegno di legge che disciplina l'Istituto regionale Adolfo Gervasone di Chatillon, modificando la legge regionale 36 del 1986.
Il testo, presentato dalla Giunta Testolin il 4 settembre ed esaminato dalla quinta Commissione, si compone di quattro articoli che ridefiniscono le modalità di ripartizione delle spese per il funzionamento dell'Istituto, prevedendo di porre direttamente in capo alla Regione gli interventi di manutenzione ordinaria e le spese per il riscaldamento. Sul testo sono stati recepiti due emendamenti di tipo tecnico depositati in Aula dall'Assessore al sistema educativo.
I consiglieri Antonino Malacrinò (FP-PD) per la maggioranza e Simone Perron (Lega VdA) per la minoranza ne hanno illustrato i contenuti all'Aula.
"Questo intervento legislativo - ha detto il consigliere Malacrinò - tende a superare alcune criticità emerse. Considerato l'organico ridotto e quindi la difficoltà per l'Istituto di gestire direttamente alcuni interventi, compresi quelli che implicano l'applicazione della normativa in materia di appalti pubblici, si è previsto di porre in capo alla Regione gli interventi di manutenzione ordinaria nonché le spese per la provvista di combustibile per il riscaldamento, in analogia a quanto previsto per i convitti".
Il consigliere Perron ha ricordato che l'Istituto "prende il nome dall’ultimo discendente della dinastia dei Gervasone, maestri ferrai bergamaschi che, stabilitisi a Châtillon nella seconda metà del XVII secolo, si dedicarono con successo all’industria metallurgica. Adolfo Gervasone, poco prima della morte avvenuta nel luglio 1927, dispose che la sua eredità andasse all'Asilo infantile Rigollet di Châtillon, con l'obbligo per l’ente di creare un ricovero a favore dei bambini dai tre ai quattordici anni bisognosi di assistenza. Nel dopoguerra iniziarono i lavori per la sua trasformazione in un convitto adatto ad ospitare un centinaio di ragazzi. A partire dal 1965 l'Amministrazione regionale affidò alla congregazione dei Canonici regolari del Gran San Bernardo la direzione della scuola media di Châtillon e del nuovo convitto, che prendeva il nome di 'Pensionnat régional Villa Panorama'".
A seguito dell'istituzione di scuole in numerosi sedi decentrate, il numero degli iscritti è andato diminuendo, mentre aumentavano i convittori che frequentavano le scuole superiori di Châtillon, Saint-Vincent e Verrès. Con la legge 36 del 1986, fu dato un nuovo aspetto giuridico all’ente chiamandolo 'Istituto regionale Adolfo Gervasone' e guidato da un Consiglio d’amministrazione.
Nel 1987, i Canonici del Gran San Bernardo lasciarono la direzione del collegio, che venne affidata a personale laico. Un edificio quindi di valenza storica che deve, per forza di cose, essere costantemente soggetto a tutela e migliorie, anche con ingenti investimenti finanziari. Solo in questo modo si può valorizzare la funzione decennale che esso svolgeva e svolge tuttora sul territorio: le dinamiche demografiche, economiche e sociali dei tempi attuali obbligano ad un costante sforzo collettivo per rendere possibile a territori oggi soggetti allo spettro dello spopolamento e del degrado, in particolar modo giovanile, lo schiudersi di prospettive migliori.