Integrazione e solidarietà | 08 novembre 2024, 20:18

Bccv, pubblico entusiasta per 'The First Thursday 2024'

Sul palco la riflessione sui diritti delle donne nel campo della ricerca scientifica

Da sn, Gabriella Greison, Silvia Lai, Sara Trova, Roberta Balbis, Laura Pia Lodi, Fabio Bolzoni (foto Moreno Vignolini)

Da sn, Gabriella Greison, Silvia Lai, Sara Trova, Roberta Balbis, Laura Pia Lodi, Fabio Bolzoni (foto Moreno Vignolini)

Una sala strapiena di pubblico entusiasta ha accolto e applaudito la prima special edition 2024 di The First Thursday, dedicata al focus Women’s Rights e in particolare al fil rouge delle donne ricercatrici. Un tema declinato attraverso esperienze dirette e un monologo spettacolo con la fisica, scrittrice e protagonista sul palco delle sue rappresentazioni teatrali, Gabriella Greison.

Promossa da BCC Valdostana, in collaborazione con BLU Associazione Culturale, con la partnership di Zonta Club Aosta Valley e Rete al Femminile Aosta, la serata è stata l’occasione per parlare di diritti delle donne e pari opportunità.

A fare da premessa allo spettacolo è stato il racconto della crescita professionale della dottoressa Sara Trova, giovane neuroscienziata con una formazione in Biologia Molecolare e con un’esperienza che l’ha portata a collaborare con laboratori internazionali in Francia, Belgio, Giappone, svolgendo periodi di ricerca. Oggi il ruolo della dott.ssa Trova nell'ambito del progetto 5000genomi@VdA è la gestione e il coordinamento del lavoro presso il laboratorio di sequenziamento del genoma. Inoltre, supervisiona le attività di ricerca relative all'identificazione di varianti genomiche implicate in malattie neurodegenerative e del neurosviluppo. Un percorso, il suo, nel quale ha dovuto superare stereotipi ancora presenti legati al ruolo della donna in campo scientifico.

La riflessione sul ruolo e sulla figura della donna nel campo dello studio e della ricerca è stata poi protagonista con Gabriella Greison che ha portato sul palco “Einstein & Me”, facendosi ispirare dalla figura di Mileva Marić, la prima moglie di Einstein, che a sua volta fu una valida studentessa e scienziata.

È il 1896 e a Zurigo, al prestigioso Politecnico, la ventunenne Mileva frequenta le lezioni di fisica circondata da studenti maschi: è in assoluto la quinta donna a frequentare una facoltà scientifica e di questo è orgogliosa. Gabriella Greison la immagina soddisfatta e attenta, convinta di poter realizzare i propri sogni in un’epoca in cui non erano molte le scuole ad ammettere le donne all’istruzione ai massimi livelli. Mileva studia con profitto ed è corteggiata dal compagno di studi Albert Einstein. Paradossalmente, è proprio l’amore ad allontanarla dalle sue mete e a portare nella sua esistenza una lenta rinuncia sul piano della realizzazione scientifica e a problemi da affrontare dopo il matrimonio con Einstein e la nascita dei due figli. Il monologo, tratto dal romanzo “Einstein e io”, edito da Salani, uscito nel 2018 e scritto dalla stessa Greison, è un viaggio nella vita di Albert Einstein attraverso gli occhi di una donna che è stata fondamentale per la sua crescita e per l'attualissima battaglia dell'affermazione femminile in campo scientifico. Una vita vissuta in simbiosi, che ha permesso ad entrambi di crescere e creare, ma con una battaglia contro gli stereotipi e i luoghi comuni a cui una donna doveva sottostare in una società come quella di inizio '900, che Mileva ha dovuto portare avanti da sola con grande amarezza.

“È stata una serata che ha saputo portare al centro dell’attenzione un tema importante, il mancato riconoscimento del talento, dell’attività e del ruolo delle donne anche in campo scientifico, ieri come oggi, attraverso la testimonianza di una scienziata ricercatrice valdostana e la storia che Gabriella Greison ha proposto in un monologo profondo e intenso sulla vita di Mileva Marić, prima moglie di Einstein, fisica brillante ma vissuta all’ombra di un marito quanto meno opprimente. L’iniziativa ha, inoltre, raccolto fondi per sostenere il service di Zonta International per porre fine ai matrimoni infantili, fenomeno le cui proporzioni e i cui effetti necessitano l’attenzione e l’impegno di tutte e tutti, riflettendo, reagendo e agendo come comunità”, ha spiegato Carla Balbis, presidente di BLU Associazione Culturale.

“Nel mondo ci sono 640 milioni di bambine e donne che hanno subito matrimoni in età infantile, è un fenomeno di cui non si parla, in cui si privano bambine della propria infanzia”, ha raccontato Laura Pia Lodi, presidente di Zonta Club Aosta Valley. “Zonta sostiene la fine dei matrimoni precoci dal 2014 e dal 2018 al 2022 ha contribuito con 3,5 milioni di dollari al programma globale UNFPA – UNICEF per porre fine a questo fenomeno”. Silvia Lai, referente di Rete al Femminile Aosta, ha posto l’attenzione sull’importanza di fare rete sul territorio tra donne, per lavorare insieme, creando momenti di confronto e iniziative utili a confrontarsi sul mondo delle donne.

“Dalle belle sinergie nascono sempre bei progetti come questo e come The First Thursday che è il contenitore di questa edizione, un format in cui BCC Valdostana crede molto e che in questi anni ci ha portato ad approfondire tanti temi di attualità per i giovani e il loro futuro ma non solo”, ha evidenziato Fabio Bolzoni, Direttore Generale BCC Valdostana. “Quando diciamo che la nostra banca aiuta a crescere il territorio, significa che siamo vicini alla cultura e ad appuntamenti che facciano pensare, riflettere, a costruire relazioni e a stare insieme! Momenti che portano valore al pensiero, alla costruzione di spirito critico, che danno strumenti di comprensione. E il ruolo e apporto delle donne nella società che dobbiamo costruire è uno di questi temi! Si scrive Donna, si legge coraggio e determinazione e questa sera lo abbiamo visto e ascoltato ancora una volta”.

Il prossimo appuntamento con The First Thursday sarà il 5 dicembre, alle 18.30, e sarà dedicato invece al tema “Grandi eventi sportivi, territori, turismo e sviluppo: il caso TORX Experience”. Sarà questa l’occasione per parlare e approfondire lo sguardo sull’apporto che i grandi eventi sportivi danno al territorio valdostano all’interno di una visione ampia che parte, in questo caso, dall’esperienza delle gare di trail running organizzate da VDA Trailers, protagoniste ogni anno in Valle d’Aosta e dal forte richiamo internazionale.

info Bccv