"Grande gioia e soddisfazione" sono espresse in una nota dai membri dell'associazione aostana 'L'Albero di Zaccheo' che venerdì scorso, in occasione del 15esimo anniversario della fondazione, ha dichiarato ufficialmente aperti i lavori di ricostruzione di Casa Zaccheo, nel complesso edilizio situato ad Arpuilles, frazione collinare 'alta' di Aosta.
Presenti le più alte cariche istituzionali regionali e dell'Amministrazione comunale aostana. "Tre i momenti più significativi - spiega la nota - la benedizione del cantiere, il taglio del nastro e la piantumazione dell'albero (foto sotto), un gesto simbolico che richiama il senso di una nuova vita per la comunità tutta che accompagna la nuova vita che si vuole dare a questa casa".
A questo proposito 'L'Alberto di Zaccheo' evidenzia la presenza del sindaco di Collegno, Matteo Cavallone, per ricordare le origini del fabbricato come ex-colonia estiva La Baita (rimasta abbandonata e in degrado per diversi anni fino all'arrivo dei volontari dell'associazione.
I lavori procederanno per lotti, iniziando dall'edificio a monte per ripristinare subito il locale cucina previsto dal progetto e aprire subito un piccolo Punto di ristoro per raccogliere fondi.
E' stata presentata alla comunità la squadra tecnica, i progettisti Hugonin e Togni, il direttore dei lavori e responsabile della scurezza architetto Anna Pedemonte e l'impresa che curerà la ricostruzione, Edil-Art-Ecò di Milko Rizzolo.
Sono intervenuti Michela Colombarini, presidente dell'Associazione L'Albero di Zaccheo con i già presidenti Silvia Ambroggio e Alessandro Rota; il Presidente della Giunta, Renzo Testolin; il sindaco di Aosta, Gianni Nuti; l'assessora ai Servizi Sociali del Comune di Aosta, Clotilde Forcellati; il sindaco di Collegno Matteo Cavallone; il presidente del CSV Claudio Latino; don Nicola Corigliano, parroco della parrocchia di St-Martin de Corléans, fondatore e guida spirituale dell'Associazione; l'architetto Anna Pedemonte; l'impresario Milko Rizzolo e gli architetti Daria Cini e Roberto Oggiani.
Per quanto riguarda la raccolta fondi, considerata l'ammissibilità al Social Bonus ottenuta recentemente dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, "si confida che questo possa diventare il canale più utilizzato grazie al credito d'imposta generato dall'erogazione liberale che viene restituito al donatore attraverso la denuncia sulla dichiarazione dei redditi".