Accusato di indebite rivelazioni e utilizzo di segreti d'ufficio, per l'attuale comandante del Corpo forestale valdostano, Luca Dovigo, è stata fissata per le ore 9,30 dell'11 febbraio 2025 l'udienza preliminare di fronte al gup Davide Paladino (pubblico ministero Giovanni Roteglia).
E' questo il primo esito delle indagini condotte dal Reparto Operativo-Nucleo investigativo dei carabinieri di Aosta, che insieme agli agenti del Corpo forestale valdostano della sezione di pg della Procura e del Nucleo investigativo antincendi boschivi, dall'estate del 2023 indagano sulle responsabilità per il vasto rogo di Aymavilles e sulle presunte truffe e tentate truffe che sarebbero state perpetrate dai vertici della società di elicotteri Sky Aviation srl, appaltatrice della Regione. Sono quindici in tutto gli indagati ma per ora soltanto per Dovigo è stato ottenuto il rinvio a giudizio perché l'inchiesta non è ancora terminata.
Il 7 agosto 2023 Dovigo era stato intercettato mentre parlava con un dirigente regionale (oggi in pensione), al quale aveva rivelato circostanze riservate sulle attività d'indagine disposte dalla Procura. “Ma adesso (...) il pm ha nominato un tecnico Ctu (Consulente tecnico d'ufficio ndr)”, spiega Dovigo al dirigente, che replica: "allora vuole dire che non si fida di noi… perché è grave ‘sta cosa qua”. Ma per Dovigo il Ctu “non ne concluderà niente”, e il dirigente gli dà ragione: “il Ctu si baserà sui nostri rilievi cosa vuoi che faccia”. Dovigo è piuttosto sarcastico: "Sì ma sono arrivati su con tutti cartellini tipo CSI… lì c’è un mozzicone… lì c’è altre cose… ah… han beccato un rastrello… sì rastrello stan facendo i fieni per forza che c’è il rastrello (...) la Procura ha soldi da buttare".
Frasi ritenute assai gravi da chi ascolta, tanto che Dovigo verrà persino indagato per depistaggio, accusa che sarà poi archiviata. Forse nelle intenzioni del pm Roteglia c'è quella di archiviare tutto il fascicolo (pur restando ferma la censura morale sul comportamento del pubblico ufficiale). Sarà un servizio del Tg regionale di Raitre VdA andato in onda nell'ottobre 2023 a far cambiare direzione all'indagine.
Dovigo è sul luogo dell'incendio insieme a una troupe del Tg; sorprendentemente indica alla giornalista un palo della società Deval come possibile sito di partenza dell'incendio: la cosa grave per gli inquirenti è che probabilmente il Comandante ha saputo del 'palo' dal Sovrintendente della Forestale che poco prima aveva effettuato un accurato sopralluogo sul posto, di cui però deve aver parlato soltanto con il solo Dovigo, perché la procura ancora non ne sapeva nulla. Parlando con la giornalista, il Comandante della Forestale pare persino lasciare intendere che l'innesco dalla struttura della Deval sia già un'ipotesi investigativa, circostanza che però, saggiamente, la cronista non raccoglie.
Dopo quel servizio televisivo, il pm Roteglia emette un decreto di ispezione 'di urgenza estrema' (strumento investigativo che si usa raramente) delle linee elettriche e della banca dati della centrale di Villeneuve. Nelle motivazioni di urgenza il nome di Dovigo e della possibile fuga di notizie non compare chiaramente, ma si legge certamente tra le righe.L'esito delle ispezioni fornirà finalmente tutti gli elementi necessari a chiarire le cause del maxi incendio, ma a questo punto il 'fascicolo Dovigo' non potrà più essere archiviato.