“Fiore mio”, il primo film scritto, diretto e interpretato da Paolo Cognetti e dedicato al Monte Rosa - presentato in anteprima italiana nell’ambito della 65a edizione del Festival dei Popoli, dedicata al meglio del cinema documentario internazionale - è giunto in Valle d'Aosta Il documentario sarà a Cinelandia dopo la presentazione venerdì scorso al De La Ville) lunedì 25, martedì 26 e mercoledì 27 novembre.
'Fiore Mio' è prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani con il sostegno della Film Commission Valle d’Aosta.
Protagonista di “Fiore Mio” è il tema più viscerale della poetica di Cognetti: quella montagna che l’autore ha esplorato anche nel documentario 'Sogni di Grande Nord' diretto da Dario Acocella, dove ha seguito le tracce del Christopher McCandless’ di 'Into the Wild' negli incredibili e remoti scenari dell’Alaska. Questa volta il viaggio di Paolo Cognetti si fa più vicino allo spettatore e racconta, in modo intimo, introspettivo e mai scontato, la sua montagna: il Monte Rosa, un luogo geografico ma soprattutto un luogo del sentire e un luogo della comprensione di quanto abbiamo intorno.
Nel suo viaggio sul Monte Rosa Cognetti non è solo. Con lui ci sono il direttore della fotografia Ruben Impens, conosciuto sul set di 'Le otto montagne' e che firma anche la fotografia di 'Fiore Mio' e le persone incontrate durante questo viaggio. Come l’amico di una vita Remigio, nato e cresciuto in val d'Ayas, di cui conosce ogni luogo e custodisce la memoria. Ci sono Arturo Squinobal, una vita dedicata alle montagne e un volto che ne ricorda le tracce, e sua figlia Marta, che Paolo conosce sin dall’infanzia e che ha trasformato l’Orestes Huette nel primo e unico rifugio vegano delle Alpi. E ancora ci sono Corinne e Mia, donne dei rifugi che accolgono i viandanti con il sorriso caloroso e rilassato di chi ama ciò che fa. C’è il silenzioso eppure tagliente Sete, sherpa d'alta quota che ha scalato tre Ottomila, Everest, Manaslu e Daulaghiri, e si divide tra Italia e Nepal: lavora qui d'estate e d'inverno, mentre in autunno e in primavera fa la guida per i trekking in Himalaya, dove ha moglie e figli. E poi c’è il cane Laki, inseparabile compagno di camminate. A chiudere il viaggio la presenza preziosa del cantautore Vasco Brondi, amico fraterno di Cognetti e in questa occasione, per la prima volta, al lavoro su un’intera colonna sonora.