Ambiente | 26 novembre 2024, 11:35

'Sì' della Commissione all'aggiornamento tecnico del volume IV del Piano regionale dei rifiuti

I lavori della Terza commissione consiliare regionale

I lavori della Terza commissione consiliare regionale

La Terza commissione consiliare regionale 'Assetto del territorio' ha espresso parere favorevole, in sede consultiva, con l'astensione dei gruppi Lega VdA e RV e il voto contrario di PCP, sull'aggiornamento tecnico del volume IV del Piano regionale di gestione dei rifiuti per il quinquennio 2022-2026, approvato dal Consiglio Valle nel 2022. Ora l'atto sarà trasmesso alla Giunta regionale per la sua approvazione definitiva.

"È con soddisfazione che portiamo a compimento un lungo percorso di confronto in Commissione su questa proposta di aggiornamento che riguarda in particolare i criteri per l'individuazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di trattamento di recupero dei rifiuti - ha spiegato il Presidente della Commissione, Albert Chatrian (UV) -. Le modifiche che sono state apportate al testo originale recepiscono quanto formulato dal Consiglio permanente degli enti locali. La proposta di modifiche tecniche nasce dall'esperienza di questi due anni di applicazione del Piano regionale dei rifiuti, in coerenza con i principi dell'economia circolare, ed è volta a rendere più facile ed efficiente il processo autorizzativo per imprese e professionisti che operano sul territorio principalmente nel settore del recupero dei rifiuti, garantendo al contempo gli aspetti ambientali, paesaggistici e di salute pubblica".

"Il gruppo PCP - motiva la consigliera Chiara Minelli - ha votato contro la proposta di delibera innanzitutto perché si modifica il volume IV del Piano rifiuti approvato con legge nel 2022 con una semplice delibera di Giunta e senza una procedura di Valutazione ambientale strategica, nonostante i cambiamenti significativi. Inoltre, tra le nuove regole emerge che la ricollocazione di un impianto è ritenuta una modifica non sostanziale ai fini dell'autorizzazione dello stesso, mentre noi riteniamo che ogni nuovo sito, sede di impianto, necessiti di una valutazione completa delle implicazioni ambientali, urbanistiche e sanitarie, nonché un processo autorizzativo trasparente e pubblico. Per i rinnovi delle concessioni i criteri che prima erano considerati escludenti' vengono ora declassati a 'fattori di attenzione': noi crediamo che tanto per le nuove concessioni quanto per i rinnovi sia necessario applicare criteri stringenti per garantire protezione ambientale, tutela della salute e responsabilità sociale. Infine, il cambio di titolarità del concessionario di un impianto non verrà ora considerato una modifica sostanziale: secondo noi, invece, è corretto che tale modifica comporti la cessazione della concessione originale e l'avvio di un nuovo iter autorizzativo. Solo così si garantisce il rispetto della normativa e la tutela dell'interesse pubblico".

info regione - red.laprimalinea.it