Cronaca | 09 dicembre 2024, 17:13

Indagine a 360° dei carabinieri sulla morte di una settantenne aostana

Indagine a 360° dei carabinieri sulla morte di una settantenne aostana

Il corpo senza vita, nudo, è riverso sul pavimento di una stanza nell'alloggio al quarto piano del numero civico 15 di via Battisti, palazzo di recente costruzione (è la sede dell'Arer) nel quartiere Cogne di Aosta. Il corpo è quello di Oriana Guidi, 70 anni, che in quell'appartamento viveva con la figlia, una giovane donna affetta da disagi pschici.

Sono circa le 4 di mattina di mercoledì 4 dicembre, quando i carabinieri del Nucleo radiomobile, di quello Operativo e della Sezione Rilievi scientifici del Comando di Aosta scoprono il cadavere della donna e immediatamente avviano gli accertamenti. A chiamarli, i familiari di Oriana; la sorella, che non la sentiva da tempo, era preoccupata perché la nipote, da lei contattata telefonicamente, si era limitata a dire che "la mamma sta bene, tutto a posto...", invece è possible che durante quella telefonata Oriana Guidi fosse già morta. Sul corpo della donna non sono rilevati apparenti indizi di morte violenta, ma le circostanze del rinvenimento del cadavere sono sospette, la figlia della donna quando accoglie i carabinieri è in uno stato psichico prossimo al delirio (i militari l'hanno condotta in un centro psichiatrico dov'è controllata h24) e i vicini di casa confermano che da tempo da quell'appartamento si odono continue urla, rumori di litigi violenti, colpi forti a qualunque ora del giorno e della notte.

Forse schiva e un pò imbarazzata per via delle intemperanze della figlia, ma a quanto è dato sapere Oriana aveva ottimi rapporti con gli altri condomini e godeva di buona salute; una vicina di casa l'aveva incontrata pochi giorni prima sotto casa, sorridente e come sempre gentile. 

Le indagini coordinate dalla Procura di Aosta (fascicolo aperto con ipotesi di omicidio) e condotte dall'Arma sono mantenute nel massimo riserbo investigativo, la salma della donna è all'obitorio del cimitero aostano in attesa dell'autopsia e l'alloggio è stato posto sotto sequestro penale per 'congelare' lo stato dei luoghi così come sono stati trovati dagli investigatori e preservare quindi possibili tracce utili.

Dai primi rilievi l'ipotesi suicidiaria è esclusa. Omicidio o morte naturale/accidentale? L'autopsia affidata dal pm Manlio D'Ambrosi al medico legale torinese Roberto Testi potrebbe risolvere presto questo primo, importante quesito.

patrizio gabetti