Primo motivo di sfiducia: il conflitto di interessi derivante dall'essere presidente della Sitrasb, società italiana di gestione del tunnel del G.S. Bernardo, partecipata dalla Regione e nel contempo responsabile della ditta di spedizionieri Cappi&Marcoz (nonché legale rappresentante della Grand-Saint-Bernard Custom Services srl di cui possiede il 60%) che da anni affitta i locali nel traforo.
Secondo motivo di sfiducia: la decisione di pagare una fattura da 600mila euro alla 'consorella' elvetica TGSB SA per lavori non correttamente dettagliati e il cui prezzo non è stato riscontrato sui principi di equità né confrontato con altri prezzi.
Per queste e per altre 'tensioni' venutesi a creare in questi mesi (sempre relative a fatture da saldare o altre pagate agli svizzeri di TGSB nonché alla sua posizione di vertice impossibilitato a partecipare a votazioni in materia tariffaria, promozionale e nella locazione di locali commerciali causa la sua incompatibilità), il Consiglio di amministrazione della Sitrasb ha, per due volte, sfiduciato il presidente Edi Avoyer che oggi, lunedì 9 dicembre, ha rassegnato le dimissioni dalla carica; era al vertice della società dal maggio 2022.
Avoyer ha inoltrato la lettera di dimissioni alla Presidenza della Giunta regionale e conseguentemente al ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Va rilevato che il Collegio sindacale della Sistrasb ha più volte sollecitato ad Avoyer chiarimenti e documentazione sui rapporti commerciali con la società di gestione svizzera e sulla sua partecipazione societaria in ditte private, senza però ottenere risposte esaustive.
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