Dopo tre giorni e mezzo di dibattito, il Consiglio Valle ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) 11 contrari (Lega VdA, FI, PCP) e cinque astenuti (RV), la legge di stabilità regionale e il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2025-2027.
Sulla legge di stabilità regionale sono stati approvati due emendamenti, di cui uno dell'assessore al Territorio e ambiente, Davide Sapinet (proroga della validità delle autorizzazioni degli impianti di depurazione delle acque reflue per consentire l’effettiva presa in carico amministrativa da parte del nuovo gestore Sev) e uno dell'assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy (proroga dell'attuale CdA dell'Ivat nelle more della revisione della legge in materia di artigianato di tradizione).
Sono stati invece respinti cinque emendamenti del gruppo Lega VdA (ripristino del Prestito sociale d'onore, istituzione sportello per uomini maltrattati, estensione dell'indennità sanitaria alle Oss, rifinanziamento del Bon chauffage, contributi a fondo perduto per le imprese colpite dall'alluvione); 10 di Rassemblement Valdôtain (agevolazioni fiscali per le famiglie con figli a carico, esenzioni Irap per le imprese che adottano contratti integrativi, tutela della toponomastica e del patrimonio locale, contributi a favore di progetti sperimentali per lo sport con iniziative per la raccolta dati, la formazione, il ciclismo e l'atletica leggera, misure per favorire il passaggio generazionale nelle imprese artigiane e industriali, fondo per agenzie di viaggio e tour operator, trasparenza nelle società partecipate); due di Progetto Civico Progressista (fondo speciale contro le discriminazioni e le violenze riferite all'orientamento sessuale e/o identità di genere, supporto al Corpo forestale valdostano per attività di polizia giudiziaria in materia di difesa del suolo); uno di Forza Italia (contributi per mancato guadagno a seguito dell'alluvione di giugno).
Dei 56 ordini del giorno presentati sui testi di legge, 36 sono stati respinti e 20 ritirati. Sugli ordini del giorno, il Presidente della Giunta, Renzo Testolin, aveva annunciato nella mattinata di mercoledì l'astensione della maggioranza dalle votazioni, circostanza che aveva generato una vibrata protesta delle opposizioni. Durante le votazioni a scrutinio segreto di alcuni odg della minoranza, però, in due occasioni dalla maggioranza è partito un voto, per giunta a favore. Un segnale di dissenso che ha riacceso le tensioni tra i gruppi che compongono il Gouvernement.