Politica | 17 dicembre 2024, 19:08

Dalla Valle la voce delle minoranze linguistiche dei territori montani

Dalla Valle la voce delle minoranze linguistiche dei territori montani

A corollario delle celebrazioni della Giornata internazionale della montagna, a Gressoney-Saint-Jean si è svolto un appuntamento di confronto e di sintesi sul 25esimo anniversario della tutela delle minoranze linguistiche storiche. Nella prima fase dei lavori del pomeriggio di lunedì 16 dicembre - dopo i saluti istituzionali del Presidente della Giunta, Renzo Testolin, dell’assessore agli Affari europei, innovazione, Pnrr e Politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri e del sindaco di Gressoney-Saint-Jean, Mattia Alliod - i protagonisti sono stati i bambini della scuola primaria “Elio Reinotti” che hanno presentato il progetto “Modi di dire in titsch e töitschu”, un'iniziativa finalizzata a preservare e promuovere le lingue minoritarie locali, introdotta dall'assessore ai Beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz.

Nella mattina di martedì 17 dicembre, l’evento ha ospitato un momento di riflessione sul tema “Montagna e minoranze, il mantenimento dell’aspetto linguistico in una cornice più ampia di resilienza e innovazione di una cultura alpina”.

In conclusione della tavola rotonda è stato presentato il progetto “Montagna 4.0” da parte degli studenti dell’École hôtelière de la Vallée d’Aoste, un'iniziativa rivolta ai giovani per promuovere la sostenibilità ambientale e l'innovazione nel contesto del turismo montano. 

"E' fondamentale nel 'processo identitario' riconoscere e supportare la cultura e le lingue locali incoraggiando l'autodeterminazione delle comunità e stimolando anche soluzioni interne - ha detto l'assessore Caveri -. La Giornata internazionale della montagna, istituita nel 2002 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è diventata negli anni un'importante piattaforma per valorizzare il ruolo cruciale delle montagne per il nostro pianeta, sottolineando sia le opportunità che le sfide delle regioni montane. Quest'anno, la Valle d'Aosta in un evento di due giorni, patrocinato dal ministero per gli Affari regionali e le autonomie, ha voluto porre particolare enfasi sul legame tra lo sviluppo territoriale delle regioni montane e la ricchezza delle tradizioni culturali e linguistiche delle loro popolazioni, con particolare riguardo alle minoranze linguistiche, anche per ricordare il 25/o anniversario della legge sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche".

Rispetto alla legge, l'assessore ha spiegato che nel corso degli anni i finanziamenti sono passati da 10 milioni a circa 3. "Quale contesto migliore - aggiunge Caveri - di quello della comunità Walser per discutere di una legge di tutela delle minoranze linguistiche storiche, a ricordare i Walser valdostani che sono stati riconosciuti da una riforma dello Statuto nel 1993 e poi i Walser piemontesi, i nostri vicini dall'altra parte del Monte Rosa, che sono stati riconosciuti con la legge di tutela e minoranze linguistiche storiche del '99. Di questo abbiamo discusso in questa due giorni di incontri, ovvero delle minoranze linguistiche sulle Alpi che dovevano essere protette.Mentre noi eravamo protetti dagli statuti di autonomia speciale, non lo erano le minoranze più piccole. La legge 482, che compie 25 anni, ha colmato un vuoto normativo e culturale, durato cinquant'anni, di applicazione dell'articolo 6 della Costituzione, laddove si specifica che la Repubblica tutela le minoranze linguistiche con apposite norme".

red.laprimalinea.it