"Esercitare attività commerciale è un diritto, certamente. Ma noi possiamo vivere così?". Antonio si guarda intorno sconsolato, cercando un posteggio tra i cesti di frutta e verdura che da mesi hanno invaso gli stalli nel piazzale della palazzina dove abita, con altre famiglie, in via Parigi sulla Statale 26. I locali commerciali al piano strada dall'estate scorsa sono stati affittati da un commerciante egiziano di frutta e verdura che ha allestito una vasta esposizione permanente di prodotti alimentari all'esterno del negozio: ceste e cassette di vegetali occupano ogni spazio possibile sul piazzale, giungendo a ridosso della strada. Il disappunto degli abitanti della zona, pur assai tolleranti, è palpabile.
"Siamo esasperati, non sappiamo più dove posteggiare in uno spazio privato che è anche nostro! Persino camminare vicino al negozio è disagevole perché se non vuoi fare 'slalom' tra le cassette di frutta rischi di dover camminare sulla Statale e finire investito...Il caos regna sovrano e la nostra libertà di movimento è sempre più limitata". Lo scorso ottobre i carabinieri del Nas e la Usl avevano chiuso l'attività commerciale perché vi avevano trovato alimenti in cattivo stato di conservazione. Il titolare ha pagato le sanzioni e ha riaperto pochi giorni dopo, provvedendo immediatamente a ripristinare i banchetti di frutta e verdura lungo la via.
"Monitoriamo al meglio possibile la viabilità della zona - spiega il comandante della Polizia Locale, Fabio Fiore - e controlliamo che siano rispettati i regolamenti del Testo Unico del commercio. Di più, al momento non possiamo fare...". Spiega la vicesindaca del Comune di Aosta, Josette Borre: "La licenza del commerciante è in regola; il piazzale occupato dalle ceste e dalle cassette dei prodotti è assolutamente privato e il Comune non ha alcun potere. Noi controlliamo che siano rispettate le norme di sicurezza stradale e di igiene; quanto all'occupazione degli spazi 'interni' non possiamo intervenire né decidere nulla, la competenza è rigorosamente condominiale".