E' stato reso questa mattina, martedì 24 dicembre, nella chiesa di San Maurizio a Brusson, l’ultimo saluto ad Augusto Rollandin, lo storico ex Presidente della Giunta regionale (per quattro volte), deceduto - dopo lenta e inesorabile malattia - domenica scorsa all'età di 75 anni. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi esponenti politici e istituzionali, tra cui la Giunta regionale al completo, guidata da Renzo Testolin; il Vicepresidente del Consiglio Valle, Aurelio Marguerettaz e il sindaco di Brusson, Danilo Grivon. Presente, fra i volti noti della politica, anche la senatrice Nicoletta Spelgatti.
Ad accompagnare il feretro di Rollandin di fronte all'altare anche il gonfalone del Comune di Brusson e della Regione Autonoma Valle d'Aosta. In prima fila, riuniti in un composto silenzio, la moglie del defunto Nicoletta insieme ai figli Claude e Martine.
All’inizio dell'omelia, il parroco di Brusson, don Michele Giachino, ha richiamato il concetto di "natalità" - citando la filosofa Hannah Arendt - contrapponendolo al tradizionale pensiero occidentale focalizzato sulla morte. "Noi ci arrendiamo ad un aggettivo che sottrae vita, che tronca ogni possibilità", evidenzia il parroco. "Eppure dentro di noi sentiamo che natale è un aggettivo che ha la forza di aggiungere vita. Non tutto muore, rimane ciò in cui mettiamo bene il cuore".
E durante un altro passaggio della Santa Messa, il parroco ha aggiunto: "la morte non è la conclusione, è un cancello che si spalanca su una via che moltiplica la vita".
A ricordare Augusto Rollandin anche il sindaco di Brusson, che ha ripercorso le tappe dell'ascesa istituzionale, per poi passare alla commemorazione dell'uomo: "si dice che l'ambiente forgia l'uomo, ebbene se questo è vero il suo paese d'origine ha forgiato un uomo di grandissima forza e elevatura. Un uomo di montagna, di grandissima importanza, che ha dato grandissimo lustro alla nostra comunità".
Con un applauso rivolto alle parole del sindaco, la cerimonia è andata concludendosi, così come il viaggio terreno di Augusto Rollandin.
Il feretro è stato quindi accompagnato presso il cimitero appena accanto alla chiesa parrocchiale, e lì - dopo un'ultima condoglianza rivolta alla famiglia - è stato sepolto.