Cronaca | 01 gennaio 2025, 18:30

Firmato il permesso a costruire The Stone: Capodanno porta roventi polemiche a Cervinia

L'atto autorizzativo che consente alla Vico srl di Colliard di avviare il cantiere è stato protocollato lunedì 30 dicembre; il giorno dopo è partita, all'indirizzo della Giunta comunale, una durissima lettera di protesta di residenti e villeggianti

Firmato il permesso a costruire The Stone: Capodanno porta roventi polemiche a Cervinia

Tutto come anticipato lo scorso ottobre su Laprimalinea.it: ridotta la volumetria, accolti i vincoli del 'Piano Casa', eliminato un piano elevato e The Stone a Cervinia adesso si fa. L'Avviso di rilascio di permesso a costruire che consentirà alla Vico srl di Ezio Colliard di avviare il cantiere sulla sua proprietà porta il numero di pratica edilizia 2731/B ed è stato firmato il 30 dicembre da Réné Rey, responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune di Valtournenche. 

Il permesso, affisso all'albo pretorio municipale in visione, concede "lavori di demolizione e ricostruzione, con cambio di destinazione d'uso e ampliamento" dell'ex Hotel Fosson.

Dopo un lungo, minuzioso esame dei due pareri legali commissionati dalla precedente giunta Maquignaz, nel luglio del 2023 la Giunta municipale di Valtournenche guidata da Elisa Cicco aveva mantenuto sospeso l'iter autorizzativo a costruire il mini-grattacielo di nove piani sulle fondamenta dell'ex 'Fosson' e aveva chiesto all'impresa Vico Colliard e agli architetti di 'Peluffo&Partners' di rivedere volumetrie e cubature indicate in progetto.

Una prima replica di impresa e progettisti non aveva convinto i tecnici e i competenti dirigenti municipali e cosi, al termine di una riunione di Giunta di lunedì 11 settembre 2023, il comune di Valtournenche aveva comunicato all'impresa Vico srl il diniego dei titoli edilizi per The Stone. Diversi mesi prima l'Amministrazione aveva richiesto due pareri legali - uno allo studio Eredi Bonelli di Milano, l'altro all'avvocato Piergiorgio Carnelli di Aosta - in merito all'edificabilità di The Stone: gli avvocati e i loro consulenti avevano sollevato una serie di criticità.

In particolare, per aumentare la volumetria il progetto aveva utilizzato una superficie condonata, cosa che ovviamente non può essere autorizzata, nemmeno dal Piano Casa su cui invece si fonda la pretesa edilizia della Vico.

Inoltre, nell'acquisizione della proprietà da parte della società di Ezio Colliard, c'è un lotto che fa 'cubatura': The Stone sarebbe edificato sul mappale 1190 ma il suo volume per alcune decine di metri quadrati 'sfonda' necessariamente nel mappale accanto, il 282 che non è edificato; pertanto non rientra nelle deroghe urbanistiche e soggiace ai vincoli del Piano regolatore. Questa cubatura 'in eccedenza' è stata utilizzata dallo Studio Peluffo per progettare un atrio d'ingresso, particolare progettuale 'bocciato' come irrealizzabile dai consulenti legali e pertanto respinto dall'Ufficio Tecnico di Valtournenche. 

Anche il calcolo relativo al peso della neve sul tetto era stato evidenziato dai legali milanesi e aostani come necessario di maggior precisione.

Ma ora nel nuovo progetto dello studio Peluffo l'atrio non sarà realizzato e i residenti entreranno in The Stone direttamente da scala e ascensore; la volumetria in altezza è stata ridotta di un piano e non sarà più necessario servirsi di una planimetria condonata.

Avverso il rilascio del permesso a costruire è possibile fare ricorso nei tempi e nelle forme previste dalla legge ma al Breuil la reazione alla notizia non si è fatta attendere.

Una lettera infuocata riaccende la polemica

Martedì 31 dicembre è stata inviata alla sindaca Cicco una durissima lettera di protesta da parte dei 'Consiglieri del condominio Casa Brunodet' confinante con il terreno su cui sorgerà The Stone. Si dicono "increduli e delusi" per "l’avvenuto, improvvido rilascio del Permesso di costruzione di 'The Stone'".

Ironicamente, esprimono "vivissime congratulazioni e sinceri complimenti" alla Giunta comunale di Valtournenche per aver "bellamente e sprezzantemente calpestato l’orientamento delle 35.000 persone (residenti, villeggianti, turisti e...tanti vostri elettori) che si erano espresse in modo inequivocabile con una petizione sul tema (...) per aver trascurato con incredibile sufficienza il giudizio di illegittimità tecnico-amministrativa del progetto The Stone, espresso da autorevoli e titolati professionisti, tramite formali Relazioni Peritali (...) in spregio a leggi, regolamenti e bon ton comportamentale; per aver negato per oltre due mesi ai numerosi richiedenti, con totale arroganza istituzionale, l’Accesso agli Atti del secondo progetto Vico, lasciando scadere nell’inerzia totale i 30 gioirni imposticome limite per la concessione in visione della documentazione tecnico-amministrativa (...); per aver tentato, fino all’ultimo, di addossare la responsabilità dell’impopolare decisione all’Amministrazione regionale, venendo peraltro dalla stessa reiteratamente sbugiardati, essendosi la Regione dichiarata incompetente in materia, in occasione di più interpellanze consiliari recentemente avanzate sull’argomento; per aver tenuto all’oscuro la popolazione sull’evoluzione di una pratica tanto “sensibile”, senza mai aver avuto il buon gusto di aprirsi ad appositi incontri informativi e di confronto con la cittadinanza; per continuare, anche dopo anni di avvicendamenti politici, a considerare il patrimonio culturale e turistico di Cervinia come proprietà privata di alcuni cittadini, visti come privilegiati per censo e storia, rifiutando di aprirsi a proposte, opinioni, esigenze, punti di vista facenti capo ad altri residenti ed ospiti, peraltro produttori di reddito pure civico". 

"Ma soprattutto - conclude la missiva - un grazie di cuore per avere svenduto in modo aberrante Breuil Cervinia (o 'Le Breil' o come vi divertite ultimamente a chiamarlo...), la sua storia e la sua identità, trasformandola, con questo gravissimo precedente, in terreno di conquista per le scorrerie di Costruttori senza scrupoli e di spregiudicati, aspiranti Archistar in cerca di disperati riconoscimenti".

Seguono considerazioni politiche facilmente immaginabili.

 

 

pa.ga.