Economia | 02 gennaio 2025, 16:00

Bando 'Agile Arvier' da 16 milioni di euro; Corte dei conti preoccupata per i troppi ritardi operativi

Le somme spese accertate al 30 settembre 2024 ammontano a cinque milioni 836 mila 373,32 euro e quelle impegnate a quattro milioni 206 mila 505,85 euro, 'pari al 21% dell'intero finanziamento'

Bando 'Agile Arvier' da 16 milioni di euro; Corte dei conti preoccupata per i troppi ritardi operativi

"Ritardi generalizzati, in alcuni casi anche piuttosto significativi" che gravano sul quadro complessivo realizzativo "tanto che, ad avviso di questo Collegio, il margine di incertezza sul completamento del progetto nel termine normativamente prescritto (30 giugno 2026), già rilevato all'esito del precedente controllo, non solo non può essere risolto ma viene, allo stato attuale, ulteriormente accentuato". Lo scrive la sezione di controllo della Corte dei conti per la Valle d'Aosta nella relazione sugli esiti del controllo sulla gestione in corso di esercizio di 'Arvier agile. La cultura del cambiamento', il progetto pilota valdostano del bando "Attrattività dei borghi' del Pnrr ammesso a un finanziamento da 20 milioni di euro.

Le somme spese accertate al 30 settembre 2024 ammontano a cinque milioni 836 mila 373,32 euro e quelle impegnate a quattro milioni 206 mila 505,85 euro, "pari al 21% dell'intero finanziamento".

Quindi "il Comune di Arvier, in un periodo temporale alquanto contenuto, dovrebbe impegnare il restante 79% delle somme a disposizione ed effettuare pagamenti per 19 milioni 115 mila 692,24 euro. Pur auspicando - scrive la sezione di controllo - che ciò possa concretizzarsi, attesa la rilevante valenza del progetto non solo per la comunità di Arvier ma anche per l'intera Regione, sussistono plurimi elementi oggettivi - ad iniziare dal fatto che la fase esecutiva dei lavori, tranne" in "un caso residuale, non ha ancora avuto avvio - che profilano una situazione complessa e, come tale, difficile da recuperare interamente, anche ipotizzando una compressione dei tempi di esecuzione delle opere".

“Nella fase attuale, ovvero - scrive la sezione di controllo della Corte dei conti - a poco più di un anno e mezzo dal termine conclusivo, sono ancora in corso da parte del soggetto attuatore le verifiche circa l’effettiva percorribilità realizzativa delle Azioni n. 06A (Maison Luboz) e n. 08 (Museo del futuro alpino), le quali, da sole, prefigurano un costo di circa nove milioni di euro. A ciò si aggiunga che lo stesso Soggetto attuatore segnala ritardi in sette Azioni su 12 (o, alternativamente, in otto su 13, considerando l’Azione n. 06 rimodulata in due sottoAzioni 06A e 06B) e che questa Sezione ha, inoltre, rilevato alcuni ritardi di avanzamento finanziario anche in altre quattro Azioni. Non risultano ancora affidate le progettazioni dell’Azione n. 06B e l’unica Azione tra quelle infrastrutturali/materiali ad oggi “cantierata” è la numero 07 (Space LAB/SpaceT), peraltro per interventi piuttosto contenuti e, comunque, residuali, rispetto al valore dell’investimento complessivo”.

La sezione di controllo contabile afferma che il progetto “oltre ad una rideterminazione dei cronoprogrammi realizzativi già rilevata nel corso del primo controllo”, è stato “oggetto di ben tre rimodulazioni progettuali. Tali modifiche hanno interessato tutte le azioni previste, sotto il duplice profilo dei cronoprogrammi procedurali e delle risorse finanziarie da destinare a ciascuna di esse, sempre, comunque, nel rispetto del totale delle risorse assegnate. Le variazioni apportate appaiono nel complesso piuttosto significative e sostanziano, in modo incontrovertibile, le perplessità avanzate da questo Collegio sull’indeterminatezza del progetto originario”.   Nonostante “il completamento della governance di progetto e il rafforzamento della capacità amministrativa, l’Ente stenta a recuperare il gap procedurale sinora accumulato e a marcare un decisivo avanzamento progettuale”. Più in generale “l’avanzamento finanziario relativo al 2024, pur mostrando alcuni segnali di discontinuità rispetto al 2023, appare ancora risentire di un quadro procedurale in netto ritardo e” in “alcuni casi incompleto o non definitivamente acquisito”.

 

red.laprimalinea.it