"C'è una nuova corsa nel vicino Piemonte: quella per la realizzazione del secondo inceneritore del Piemonte. La città di Novara ha presentato la candidatura del sito di Ghemme il 31 dicembre, progetto che va ad aggiungersi a quelle già sul tavolo: l'ampliamento dell'impianto di Torino da parte di una società controllata da Iren e la costruzione del nuovo termovalorizzatore ad Asti.
Indipendentemente dalle decisioni che verranno prese dall'Autorità regionale per i rifiuti sulla realizzazione o meno di un nuovo termovalorizzatore in Piemonte, credo che qualche riflessione vada fatta qui da noi in Valle, dove dall'1 gennaio la società Enval ha chiuso i primi tre lotti della discarica di Brissogne. Ne resta un quarto, il cui esaurimento è stato 'rinviato' al 2034 grazie alle nuove metodologie di raccolta rifiuti che ha ridotto i volumi della quantità conferita in discarica, ma il tempo stringe e la possibilità di restare clamorosamente indietro resta. Nel 2012 la Valle d'Aosta con un referendum disse 'si' alla legge che, introducendo un ciclo completo, rese superflui i grandi impianti e quindi disse 'no' alla realizzazione di un inceneritore ma oggi, guardando in prospettiva, mi chiedo se quella tempestiva decisione - pur presa dopo un consultazione popolare 'animata' dall'infuocato (è il caso di dirlo...) comizio di Beppe Grillo ad Aosta nel periodo della sua massima popolarità politica - non fu forse azzardata.
Il Movimento Valle Virtuosa si batté quasi con ferocia per il successo dei 'no' e vinse, perché nella maggioranza dei valdostani - e di questo possiamo essere tutti felici - batte un cuore vicino all'ambiente. Ma fu davvero la scelta giusta? La migliore possibile? Forse in quel preciso momento storico sì (sono trascorsi solo 12 anni ma il mondo è profondamente cambiato), ma negli anni è cambiata la valutazione nei confronti degli inceneritori, che a molti paiono oggi come soluzioni di smaltimento di rifiuti più moderne e sostenibili, soprattutto a fronte di una nuova sensibilità rispetto alla differenziazione di smaltimento e al riciclo.
La presenza di un impianto di questo tipo in Valle potrebbe ridurre la necessità di trovarsi ben presto a dover esportare sempre più immondizie a costi sempre più elevati e potrebbe migliorare l'efficienza del sistema di gestione regionale dei rifiuti. Ragionamoci sopra, per dirla con Zaia...".