Economia | 13 gennaio 2025, 13:55

Fiducia in crescita nel 2025 per le imprese valdostane

Nell’indagine previsionale di Confindustria Valle d’Aosta per il primo trimestre migliorano anche investimenti, ordini e il tasso di utilizzo degli impianti. Nel settore edile prospettive stabili per il 78% delle imprese regionali

Fiducia in crescita nel 2025 per le imprese valdostane

"Un ritorno a un clima di fiducia, con indicatori in netta ripresa rispetto alla battuta d’arresto di fine 2024". Lo segnalano, per il primo trimestre del 2025, le imprese valdostane secondo l’indagine previsionale di Confindustria VdA, che si basa sulle risposte pervenute da un campione molto significativo di aziende del settore manifatturiero e dei servizi iscritte a Confindustria Valle d’Aosta.

Dai dati elaborati dal Centro studi dell'Associazione, risulta un miglioramento del dato occupazionale mentre rimane costante il ricorso alla Cassa integrazione. Il saldo ottimisti-pessimisti sulle previsioni segna un +34,15%, la più alta percentuale registrata negli ultimi due anni, era +11,76% nel quarto trimestre 2024. In leggero aumento la previsione sul ricorso alla Cassa integrazione che si attesta ad un +5,71% rispetto al +2,22% del trimestre precedente.

Per quanto attiene alle attese sulla produzione il saldo ottimisti/pessimisti sale ad un +25%, raggiungendo così il livello di inizio 2024, mentre le aspettative dell’ultimo trimestre si attestavano solo ad un +5,88%. Anche i nuovi ordini registrano un netto miglioramento raggiungendo il +27,50% rispetto al +13,46% del trimestre precedente.

“Il quadro che emerge da quest’analisi è certamente positivo - commenta Francesco Turcato (foto sopra), presidente di Confindustria Valle d’Aosta - ma dobbiamo tenere conto dello scenario dentro cui le nostre aziende si trovano ad operare, la frenata dell’export lo dimostra. Ecco perché è doppiamente importante sottolineare l’aumento previsto degli investimenti: è la testimonianza evidente di come gli imprenditori valdostani abbiano saputo realizzare piani di sviluppo forti e concreti, i cui frutti si vedono anche in contesti articolati come l’attuale. Innovazione, tecnologia e capitale umano sono il centro della storia della nostra azione come associazione, che quest’anno celebrerà i suoi primi 80 anni, rafforzando questo impegno con ulteriori progetti e iniziative che vi presenteremo nei prossimi mesi”.

Torna positivo il saldo ottimisti-pessimisti sull’export per due punti percentuali, in crescita rispetto a fine 2024 quando era -2,78%, ma rimane lontano dall’ottimismo che ha caratterizzato la prima parte dell’anno passato. Migliora invece la composizione del carnet ordini che per la maggioranza delle aziende campione risulta essere sufficiente a lungo termine: aumenta a +50% l’ordinativo sufficiente oltre i 3 mesi (nel trimestre precedente si attestava ad un +37,50); si abbassano gli ordini con visibilità meno di 1 mese (da +35% a 17,86%) e aumentano gli ordini con visibilità 1-3 mesi (da +27,50% a +32,14%).

Migliorano anche le previsioni sugli investimenti per ampliamenti, che registrano un +52,94% a fronte del +37,21% del precedente trimestre. Rimangono invece stabili gli investimenti per sostituzioni che passano da un +23,26% ad un +20,59%. La rilevazione riguardo al tasso di utilizzo degli impianti del trimestre rileva un lieve miglioramento rispetto al precedente, passando dal 69 al 71%. Per quanto attiene ai tempi di pagamento i tempi tornano ad allungarsi: in sei mesi si è passati da 50 a 58 giorni per il settore privato. Il dato invece scende ad 52 a 39 giorni per la Pubblica Amministrazione, migliora anche il dato relativo al ritardo negli incassi che si attesta su un +26,83% rispetto al +42% del trimestre precedente.

Per quanto riguarda il settore edile, il campione delle aziende edili aderenti a Confindustria Valle d’Aosta segnala una continuità del clima di incertezza che ha caratterizzato la fine dell’anno 2024 con basse prospettive di crescita produttiva ed un miglioramento per il solo dato occupazionale, dove il saldo ottimisti/pessimisti passa da -28,57% a +30%. Peggiora di qualche punto percentuale la previsione al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni che passa da un +14,29% del trimestre precedente ad un +25%. Le attese sulla produzione confermano le basse prospettive di aumento della stessa: solo l’11% delle aziende campione prevede un incremento della produzione contro il 78% che invece segnala una produzione costante. Anche il dato relativo alle nuove commesse non riporta visioni ottimiste per il primo trimestre dell’anno.

Basse le previsioni di export ma buone le prospettivo di nuovi lavori che risultano essere composte per la maggior parte da contratti con visibilità oltre i 3 mesi. In particolare, aumenta la percentuale di aziende con lavori sufficienti da uno a tre mesi (da +83,33% a 77,78%). La rilevazione conferma il forte aumento degli investimenti per sostituzione del trimestre precedente (si passa da un +50% del trimestre precedente ad un +55,56% dell’attuale) e corrispondente diminuzione degli investimenti per ampliamenti attestandosi ad un +11,11% rispetto al +16,67% del terzo trimestre.

Peggiora la media complessiva dei tempi di pagamento: si attestano infatti a 73 giorni e 52 giorni per la Pubblica Amministrazione rispetto ai 55 giorni e 45 giorni per la Pubblica amministrazione del trimestre precedente. Diminuisce la percentuale dell’andamento degli incassi che si attesta ad un +10% rispetto al +14,29% del trimestre precedente.

red.laprimalinea.it