"L’art. 32 della Costituzione stabilisce che la tutela alla salute è un diritto fondamentale dell’individuo, interesse della collettività e deve garantire cure gratuite agli indigenti. È però un dato di fatto che la situazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Parini di Aosta non sia più sostenibile ed indegna di un contesto civile". A metterlo nero su bianco su un post Facebook è Alberto Zucchi, coordinatore di Forza Italia VdA. "Tanti cittadini indignati - afferma Zucchi - ci segnalano sempre più frequentemente situazioni riconducibili più a una zona di guerra piuttosto che a una regione, perdipiù autonoma, con un bilancio da quasi due miliardi di euro per 120 mila abitanti".
L'esponente di centrodestra segnala che "sono in crescita i casi di pazienti - e tra loro molti anziani - costretti per ore interminabili ad aspettare esami diagnostici urgenti e ricoveri nei reparti specifici accampati in barella in condizioni indegne per loro e per chi si trova a doverli assistere. Agli operatori sanitari che sono costretti a lavorare in condizioni ambientali impossibili va la nostra solidarietà ed il nostro ringraziamento per quello che comunque fanno ogni giorno prodigandosi per alleviare le sofferenze e i timori di chi si trova sballottato in quel contesto".
Poi, l'attacco politico: "Chi per decenni non ha voluto o non ha saputo programmare, organizzare e gestire una sanità regionale in grado di fronteggiare periodi di picco influenzale, la carenza di posti letto, il non funzionamento del filtro della medicina territoriale e l'incremento della popolazione degli anziani, non può politicamente passarla liscia dicendo che questi problemi sono noti e che non si possono risolvere".
E ancora: "Se pensate che il loro cosiddetto 'nuovo ospedale' fermo ai box da 20 anni nonostante progetti già vecchi ma pagati a suon di milioni (a qualcuno oltre a noi interessa…?), se mai avrà luce a costi e criticità inaccettabili, dovrebbe avere meno posti letto dell'attuale, è detto tutto".
Per Zucchi "la responsabilità di questo disastro che è un fatto oggettivo, ha un “nom e un cognom”, Union o Réunion, come meglio volete. Se ai valdostani va bene così continuino pure a votarli ma poi non si lamentino mai più".
Vallée Santé, 'Ps al collasso? Non è colpa degli anziani non vaccinati'
"Ma come si fa a dire che se il Pronto Soccorso del Parini è 'sotto pressione', la colpa è degli anziani non vaccinati? ". La domanda la pone, in una nota, il Comitato valdostano Vallée Santé, che ricorda come tutti sappiano che "il Pronto Soccorso è destinato a situazioni di emergenza ed urgenza – come ha ricordato alcuni giorni fa il dottor Stefano Podio, ma quello che diventa più difficile da accettare è il consiglio di utilizzare di più il 'medico curante'. Quale medico curante? Lo sanno gli amministratori della Usl qual è la situazione dei medici di medicina generale sul territorio?".
Nel 2006, precisa Vallée Santé, "erano 98; 93 nel 2012; 90 nel 2014; 84 nel 2019 e 72 nel 2022 (ultimi dati a noi noti). Dicono qualcosa questi numeri? Come si possono 'sgridare' i valdostani che non utilizzano i medici di base quando sono diminuiti di oltre il 28% in pochi anni? Ma non basta, perché attraverso un’altra 'velina' aziendale si parla poi di Pronto Soccorso sotto assedio. Un’informazione che suona come un ennesimo avvertimento agli utenti (soprattutto valdostani) affinchè evitino di utilizzare questo servizio. Ma è davvero sotto assedio?".
Vallée Santé segnala come, "nei 14 giorni tra il 23 dicembre e il 6 gennaio, siano transitati 2.056 utenti. Vuol dire, mediamente, 147 accessi al giorno. In un periodo, tra l’altro, di prevedibile alto afflusso (...) la media di accessi al Pronto Soccorso nel 2015 era di circa 138 accessi al giorno (50.274/anno); nel 2019 di 132 (48.132/anno) e nel 2022 di 122 (44.371/anno)".