"Augusto Rollandin, nella sua lunga attività, ha segnato la politica e leistituzioni valdostane". Così il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, ha ricordato questa mattina, in apertura dei lavori dell'Assemblea la figura di Augusto Rollandin, morto domenica 22 dicembre scorso all'ospedale 'Parini' di Aosta.
Dopo Bertin, il primo a rendere omaggio in Aula all'ex senatore e più volte Presidente della Giunta è stato Aldo Di Marco (gruppo di Pour l'Autonomie, il Movimento autonomista fondato dallo stesso Rollandin) evidenziando "le sue innate e non comuni doti politiche, tra cui un'impressionante lucidità nell'interpretare il passato e il presente, un'eccezionale lungimiranza nel saper leggere il futuro non solo del domani ma soprattutto del dopodomani".
Raffaella Foudraz (Lega Vda) ha parlato di "uomo presente sempre e ovunque, dalla straordinaria intelligenza" mentre Mauro Baccega (Forza Italia) ha definito Rollandin "illuminante, concreto, maestro di politica e uomo del fare".
Aurelio Marguerettaz (Union Valdotaine) ha ricordato "l'uomo politico di grande spessore ma anche la sua profonda conoscenza del territorio, cifra del suo successo".
Per Stefano Aggravi (Rassemblement Valdôtain) "la scomparsa di Rollandin è la fine di un'epoca che ha profondamente segnato la storia della Valle d'Aosta".
Erika Guichardaz (Pcp) ha sottolineato "il politico che pur ricoprendo ruoli importanti non ha mai dimenticato il mondo agricolo, il Presidente che esigeva risposte certe e celeri, l'uomo presente sul territorio" mentre Paolo Cretier (Fp-Pd) ha parlato "di pagine piene delle sue attività politiche e amministrative, dell'uomo con un profondo rispetto per le istituzioni".
Carlo Marzi (Stella Alpina) ha evidenziato "l'unionismo Rollandiniano che ha incarnato un periodo storico nel quale la politica era forte e produceva politici di primo livello ma anche una forte contrapposizione, che oggi bisogna superare".
Infine Marco Carrel (PlA), che nel suo lungo intervento in memoria dell'uomo che gli ha 'insegnato' la politica, ha sottolineato: "Possiamo dirlo, chi più direttamente chi meno, chi più ad alta voce chi meno per mille motivi, io ho scelto di dirlo sempre e non ho mai avuto problemi a dirlo, tanto meno oggi: merci de tot Gueste!".
A chiudere il dibattito è stato il presidente della Giunta, Renzo Testolin: "La Valle d'Aosta perde un personaggio di primo piano, un autonomista convinto". Al termine della discussione il Consiglio Valle ha osservato un minuto di silenzio.