Le liste d’attesa nella Sanità pubblica della Valle d’Aosta contano oltre 51.477 persone, secondo i dati aggiornati al 10 gennaio 2025, ma il problema non si limita ai numeri. Come sottolineato in Consiglio Valle dall’assessore alla Sanità, Carlo Marzi, la questione dell’appropriatezza delle prenotazioni pesa in modo significativo.
Marzi ha spiegato che la necessità reale delle prestazioni richieste è una condizione sempre più centrale per garantire la sostenibilità del Sistema sanitario regionale-SSR. Tuttavia, la struttura attuale del Sistema non consente di verificarla in modo efficace. Questo porta a un utilizzo potenzialmente inefficiente delle risorse, rallentando la capacità di offrire cure di qualità nei tempi dovuti e quando effettivamente necessario.
Dei 51.477 utenti in lista d’attesa, 20.937 attendono un primo appuntamento (visita o prestazione diagnostica), mentre 30.500 sono in attesa di controlli o prestazioni successive. Dal giugno 2024 all’8 gennaio 2025, inoltre, sono state presentate 2.291 richieste di accesso ai percorsi di tutela – pensati per garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa. Di queste, quasi 1.600 richieste sono state accolte, 252 cancellate per rinuncia dell’utente e 452 rimangono in attesa di una soluzione.
Non ci sta il capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis (foto sotto), che ha sottolineato come anche dimezzando le 50mila prenotazioni il problema resterebbe molto grave.
“Riteniamo che ci sia un’attenzione che vada posta su una situazione che costituisce una vera e propria emergenza da affrontare” – introduce Marquis che passa poi a snocciolare dati -. Negli ultimi sette anni (dal 2019 al 2025) in Valle d’Aosta, sono stati messi a disposizione della Sanità circa 3 miliardi di euro (2,27) di spesa corrente e 689 milioni di euro di investimenti. Tanti, tantissimi soldi per tutelare la salute dei valdostani. Lo stanziamento in spese correnti del 2025 rispetto a quello del 2019 è aumentato di 84 milioni di euro e la percezione comune è che la risposta della Sanità alle attese dei cittadini non sia migliorata, anzi...".
Marquis ha sottolineato che “in questo contesto che vede liste d’attesa chilometriche e (…) per le prestazioni specialistiche e diagnostiche, (…) noi di Forza Italia, viste le disponibilità finanziarie della Regione, che non riesce a utilizzare i fondi di cui dispone e genera avanzi di amministrazione che ormai sono proiettati verso i 400 milioni di euro all’anno, riteniamo si debba superare questa fase di difficoltà della Sanità Pubblica, con un maggiore coinvolgimento del settore sanitario privato.
"Richiamare continuamente la carenza di medici e di personale sanitario nella Sanità pubblica, senza cercare soluzioni alternative, significa arrendersi e riteniamo sia un approccio non solo criticabile ma dal quale scaturisca anche una grande responsabilità politica”, ha concluso il forzista.
Marzi, dal canto suo, ha ricordato le iniziative già intraprese dalla Regione e dall’USL per migliorare l’organizzazione e i tempi di accesso, pur riconoscendo che il problema non è risolvibile nell’immediato.