In conferenza stampa mercoledì 22 gennaio la Lega VdA ha presentato le proprie osservazioni sul progetto di riqualificazione dello stadio Puchoz presentato dal Comune di Aosta.
Fin dal suo esordio l’Amministrazione comunale guidata da Gianni Nuti non ha fatto mistero di aver individuato un nuovo utilizzo per il Puchoz, differente da quello per cui era stato costruito, ovvero adibendolo a parco cittadino. Da qui la progettazione di modificare il suo utilizzo, con una variante al piano urbanistico, per la quale è possibile, da parte di chiunque, presentare le proprie osservazioni. La risposta della Lega non si è fatta attendere e nell’incontro di ieri è stato illustrato il documento che verrà depositato. Redatto da tre architetti, Luca Distort, Sergio Togni e Paolo Varetti – rispettivamente consigliere regionale, consigliere comunale e membro del direttivo Lega VdA – con il coordinamento del responsabile degli Enti Locali, Andrea Manfrin, il documento verte principalmente su tre aspetti.
“In primo luogo il rischio di degrado che la trasformazione in parco potrebbe portare nella zona”, ha dichiarato Distort, “esattamente come accade oggi con i Giardini Lussu posizionati di fronte alla stazione”.
“In secondo luogo il progetto”, gli ha fatto eco Togni, “con una realizzazione che impedisce il suo utilizzo per altro, ad esempio concerti o manifestazioni, che toglie permeabilità del terreno cementificandolo con uno spazio per le biciclette”.
“Infine la mancata cucitura urbanistica della zona con il resto della città” – ha concluso Varetti – con la desertificazione della zona di via Torino e la sua identificazione con una zona periferica della città”.
A conclusione Andrea Manfrin: “In definitiva quello che chiediamo è di non dimenticare l’eredità che questo luogo porta con sé, dove la squadra dell'Aosta ha scritto la Storia del calcio valdostano, ma anche di ritornare a pensare allo stadio come fulcro delle manifestazioni calcistiche e non solo, evitando che diventi l’ennesimo progetto di cui pentirsi”.