Quando l'abito fa il monaco | 25 gennaio 2025, 14:12

Menswear 2025-2026 al Pitti Uomo

Il ritorno dei capisaldi dello stile maschile; dal classico all’informale con una rinnovata attenzione all’ambiente

Menswear 2025-2026 al Pitti Uomo

Il primo appuntamento dell’anno con la moda, lo dedico all’imperdibile Pitti Uomo 2025, raccontando quello che mi ha più colpito alla Fortezza da Basso di Firenze.

Ebbene sì, in questa città magica, luogo di grande cultura e d’arte del passato, seconda a nessuno per la sua bellezza e la sua storia, si affrettano modelli, stilisti, pubblico, addetti ai lavori e buyers per l’edizione numero 107 del Pitti Uomo, passerella delle nuove proposte maschili della stagione autunno-inverno 2025-26.

Il comfort, calore e dinamismo in cerca di semplicità portano il nome di Mc2 Saint Barth, brand italiano di beachwaer, diventato popolarissimo a livello globale. A Firenze, presenta il suo omaggio al ritorno delle prossime olimpiadi invernali in Italia, a Cortina, luogo incantevole che già nel 1956 ospitò i migliori atleti del mondo.

I maglioncini di lana a girocollo ricordano le imprese dello sci, in particolare del salto dal “Trampolino Italia”, inaugurato proprio dal Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, alla presenza della madrina dei giochi, Sofia Loren, durante la cerimonia di apertura. Una collezione che ha come protagonista lo sport invernale che sarà celebrato nel miglior dei modi nel febbraio 2026 con l’accoglienza a Cortina d’Ampezzo e Milano di circa 2.900 atlete e atleti. W lo sport, W i giovani, W la moda che li celebra!

Lo Street art è nei capi di Champion. Questa è stata la scelta fatta dal brand americano e presentata al Pitti Uomo di Firenze. L’iconico marchio del capo più cult, la felpa, ha proposto una serie di indumenti felpati morbidi, larghi e coprenti. Lo stile è piuttosto rilassato per una vestibilità molto casual.

Iniziativa da segnalare - e che ci sorprenderà anche negli store (speriamo!) – è l’up-cycle, la capacità di dare nuova destinazione e nuova funzionalità ad un capo, valorizzandolo ulteriormente. L’idea è venuta al nuovo direttore creativo Maurizio Donadi, con il coinvolgimento di artigiani e sarti italiani.

All’interno dello stand, chi ha portato con sé un capo vintage Champion ha potuto customizzarlo, rendendolo ancora più speciale e unico.

Al Pitti Uomo, sfilate, mostre e un super party per consacrare il denim in total look per Guess Jeans. Qui, l’eredità incontra l’innovazione.

Guess ha introdotto lo stonewashed nei primi anni ’80 e, quarant’anni dopo, ha cambiato di nuovo il paradigma in chiave decisamente sostenibile. Prima i diversi toni dei jeans venivano realizzati con lo sfregamento continuo del tessuto sulla pietra, danneggiando le fibre. Oggi la tecnologia si è evoluta e i capi ottengono toni diversi di colore senza l’utilizzo di acqua e sostanze chimiche, riducendo così dell’80% il consumo di acqua rispetto a quelli tradizionali. Un denim nuovo grazie ai nuovi orizzonti tecnologici, sempre più green.

Non potevano poi mancare le calzature. Ho scelto di raccontarvi la collezione di Hey Dude perché proprio dietro a quel marchio di scarpe per il tempo libero – che ha base ad Hong Kong – ci sono il design e l’ingegno di un imprenditore toscano, Alessandro Rosano.

Le comode (come pantofole) e sportive shoes dalle linee semplici ed essenziali diventano scarponcini anche per l’inverno. Spuntano pellicciotti e colori trendy per un uomo sempre alla moda.

Anche Superga si reinventa e si propone sul mercato con nuove versioni.

La scarpa da ginnastica, declinata in diversi colori e ricami, diventa scarponcino per la pioggia e, per i più audaci, anche per il trekking.

Vi ricordate le iconiche Superga 2750? … le sneakers bianche o blu, in tela, realizzate nel 1925 e diventate le prime scarpe da tennis al mondo con la suola in gomma naturale vulcanizzate? … Da un vero e proprio stile di vita, si sono plasmate alle moderne esigenze, mettendo insieme artigianalità e innovazione. Per la collezione 2025-2026, si trasformano soprattutto nella versione a caviglia alta. Un tocco casual per qualsiasi look.

Moda e motori sono un connubio ormai assodato da tempo. Pitti Uomo 2025 è stato per Piquadro l’occasione per presentare la capsule collection Ducati-Piquadro.  Colori iconici, design contemporanei, rifiniture di alta qualità e materiale tecnici uniscono i due brand che, a Firenze, hanno portato una collezione esclusiva di borse e valigeria, indispensabile per ogni viaggio.  Dettagli e forme studiati ad hoc soddisfano ogni esigenza, dal ciclista urbano al businessman. Il top si raggiunge con i due zaini roll-top in tessuto gommato e tre trolley, tra cui un’edizione limited in alluminio di soli 300 pezzi, che raccontano quanto le due maison amino il movimento.

A cura di Marisa Gheller

La redazione de Laprimalinea.it ringrazia la giornalista Marisa Gheller, talentuosa giornalista di moda e non solo, per la sua preziosa, eccelente e raffinata collaborazione. Una vera gemma della nostra redazione.

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Chi è Marisa Gheller

Classe 1972, mamma di Samuel Jihoon e moglie di Alfonso che, oltre a fare tagliatelle e pizza per passione, ha la capacità di sopportarmi tutti i giorni. Ho fatto parte delle mitiche 'Frecce rosso e nere', squadra valdostana di velocità su ghiaccio, quando il palaghiaccio di Aosta era ancora scoperto e ci si allenava sotto la pioggia e in presenza anche di 20 cm di neve sul ghiaccio. Da adolescente, mi sono tolta qualche soddisfazione con la squadra femminile valdostana di pallamano che ha militato in serie A e B (ho fatto anche l’allenatrice della squadra maschile dove ho conosciuto mio marito). Poi, gli studi a Chambéry. Il campus universitario francese mi ha accolto nella squadra ufficiale di Handball e per ben 3 anni di seguito, abbiamo superato i gironi locali, arrivando alle finali nazionali. Lì, non siamo andate oltre l’ottavo posto, ma è stata un’esperienza unica che auguro a tutti i giovani di poter fare. La scelta di rimanere in Valle è stata dettata dal destino. Come nella canzone “Le cose che hai amato di più” di Biagio Antonacci, “… il destino ha più fantasia di noi…” e così è stato per me. Nessun rimpianto, nessun sacrificio, ho lasciato la Danimarca dove lavoravo da mesi e sono rientrata in Valle. Un giorno, dopo diversi anni, quando pensavo di essermi rassegnata ad una vita di coppia, una telefonata mi ha cambiato l’esistenza. Gli occhi a mandorla di mio figlio mi aspettavano a Seoul. E così è iniziata la meravigliosa avventura di mamma. A questo punto, vi chiedere perché mi sono appassionata di moda. Vedere sfilare mio figlio in passerella o in posa dietro a una macchina fotografica mi ha permesso di vivere “quel mondo” da genitore e da giornalista. Spero dunque che, con quella duplice emozione riesca a raccontarvelo!

 

Marisa Gheller-red.laprimalinea.it