Attualità | 28 gennaio 2025, 07:05

Giorno della Memoria: la Valle ha 'ricordato', perché ciò che si dimentica può tornare

Giorno della Memoria: la Valle ha 'ricordato', perché ciò che si dimentica può tornare

Tante anche quest'anno le manifestazioni organizzate dalla Regione Valle d'Aosta, in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza, per le commemorazioni della Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell'Olocausto celebrata il 27 gennaio, data della liberazione di Auschwitz, e del Giorno del Ricordo che il 10 febbraio ricorda la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, l'esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e la complessa vicenda del confine orientale.

Ieri lunedì 27 gennaio alle ore 8,30 al Théâtre de la Ville di Aosta è andata in scena la manifestazione 'Oltre il filo spinato', dedicata agli studenti e agli insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado con la presentazione, da parte di alcuni dei ragazzi partecipanti, del cortometraggio di restituzione del Viaggio della Memoria del 2024. A seguire, introdotta e commentata da Carlo Chatrian, Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino e da Carlo Vercelli, Docente di studi ebraici presso l’Università “WSUS” di Poznan, la proiezione del film 'La zona d'interesse' (Jonathan Glazer – 2023). I giovani studenti sono rimasti colpiti dalla trama del film, che mostra la vita quotidiana della famiglia del primo direttore di Auschwitz: un'esistenza condotta nella più assoluta 'normalità' e nell'agiatezza a poche centinaia di metri di distanza dal campo di sterminio più abominevole mai realizzato.

Sempre lunedì 27 gennaio, alle ore 15 in via Conseil des Commis 23 ad Aosta si è proceduto allo svelamento della targa dedicata al Commissario di Polizia Camillo Renzi e a sua moglie Franca Scaramellino, arrestati dai nazi-fascisti per la collaborazione del poliziotto con la Resistenza valdostana il 18 agosto 1944 all'ex Albergo Alpino (oggi sede di Finaosta Spa) e successivamente deportati lui a Dachau, dove morirà il 12 febbraio 1945, e lei a Ravensbrück, dove riuscì a sopravvivere.

Presente alla cerimonia un nipote di Renzi, Domenico Speltra. La targa è stata apposta in viale Conseil des Commis, su una facciata dell'ex Albergo alpino in cui risiedevano i funzionari della Questura. Nel 2022 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito ai coniugi la medaglia al valore civile e nello stesso anno è stata collocata una pietra d'inciampo dedicata a Renzi di fronte alla Questura.

A seguire, presso la Sala 'Maria Ida Viglino' di Palazzo Regionale si è svolta a cura della sezione valdostana dell'Associazione nazionale ex internati-Anei, la cerimonia di consegna della Medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti, conferita con Decreto del Presidente della Repubblica a Giuseppe Ghiotti. Capitano della Guardia alla Frontiera, aggregato alla Scuola Centrale Militare di Alpinismo di Aosta, Giuseppe Ghiotti fu arrestato dai tedeschi il 19 giugno 1944, trasferito nel settembre 1944 al campo di concentramento di Flossenburg e al sottocampo di Hershruk dove morì il 14 gennaio 1945. La cerimonia è stata accompagnata dalle esibizioni del Coro di Verres diretto dal Maestro Albert Lanièce (foto in basso).

Il prossimo 10 febbraio, ricorrenza del Giorno del Ricordo che commemora la tragedia delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata, presso la Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta si terrà la conferenza dello storico Filippo Focardi, Professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università di Padova, dal titolo 'Nel cantiere della Memoria', in collaborazione con la Fondazione Émile Chanoux.

red.laprimalinea.it