Ambiente | 03 febbraio 2025, 06:55

Le torbiere, queste sconosciute: una conferenza a Saint-Christophe

Le torbiere, queste sconosciute: una conferenza a Saint-Christophe

Legambiente Valle d'Aosta ha organizzato per sabato 8 febbraio alle ore 15,30 alla Biblioteca di Saint-Christophe una conferenza intitolata 'Le torbiere, queste sconosciute'. L'evento è dedicato alla divulgazione degli studi riguardanti le torbiere, un tipo particolare di zone umide spesso poco conosciute ma di grande importanza ecologica.

Durante la conferenza, esperti del settore introdotti da Vanda Bonardo, responsabile di Legambiente Alpi nazionale e presidente di CIPRA internazionale, approfondiranno le caratteristiche, la biodiversità e il ruolo fondamentale delle torbiere nell'ecosistema, nonché le 'minacce' che queste aree naturali devono affrontare per sopravvivere.

L'incontro rappresenta un'opportunità per sensibilizzare il pubblico sull'importanza della conservazione di questi ambienti e per promuovere una maggiore conoscenza delle risorse naturali del nostro territorio. Le torbiere in Valle d'Aosta sono importanti ecosistemi naturali che ospitano una varietà di flora e fauna. Questi ambienti sono cruciali per la biodiversità e svolgono un ruolo significativo nella regolazione del clima e nel mantenimento dell'equilibrio idrico.

 

Una delle torbiere più note nella nostra regione è quella di Champorcher, che è parte del Parco Naturale del Mont Avic. Aree torbose si possono trovare in altre vallate, solitamente caratterizzate da una vegetazione specifica, che può includere piante come le erbe palustri, i muschi e le piante carnivore. Nel Canavese, una torbiera conosciuta a livello turistico per la sua peculiarità è quella delle 'terre ballerine' a Montalto d'Ivrea.

Questi ecosistemi sono anche habitat per diverse specie di uccelli e insetti, rendendoli zone di grande interesse per gli appassionati di natura e birdwatching.

Proteggere e preservare le torbiere è fondamentale per mantenere la biodiversità e gli equilibri ecologici, poiché sono vulnerabili ai cambiamenti climatici e alle attività umane. 

pa.ga.